Verifica anomalia offerta: giustificazioni mediante preventivi
Il Consiglio di Stato, nella sentenza n. 7128 del 14 agosto 2024, ha affermato che il concorrente può giustificare il ribasso proposto facendo riferimento ai preventivi. La richiesta di dimostrazione esclusivamente mediante fatture quietanzate è lesiva della parità di trattamento degli operatori economici.
La giurisprudenza è pacificamente orientata nel ritenere sufficienti i preventivi i quali rivestono, per l’appunto, “valore probante”, come si evince da diverse Sentenze emanate dal CdS negli anni passati. Del resto: acquisire preventivi (e dunque trattare anche prezzi particolarmente convenienti) costituisce operazione accessibile a tutti gli operatori; acquisire fatture già quietanziate (su 58 voci, tra l’altro) costituisce invece una sorta di probatio diabolica percorribile da pochissimi operatori privati, attesa la estrema difficoltà e probabilità che il concorrente abbia avuto modo di realizzare quei medesimi interventi e quelle stesse lavorazioni (qui peraltro molto variegate e numerose) che formano oggetto dell’appalto in esame. Il tutto senza omettere di considerare il fenomeno della “fluttuazione dei prezzi” che in ogni caso interessa, altresì, eventuali identiche tipologie di intervento edilizio.
Ove si seguisse questa strada si minerebbe quindi seriamente la libertà di impresa e si finirebbe per premiare alcuni pochi operatori a discapito di altri, e ciò con grave vulnus per la parità di trattamento che governa il meccanismo delle pubbliche gare.