SOA: il punto sulle norme approvate con il “Milleproroghe”
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, lo scorso 3 marzo, lo schema di decreto legislativo, contenente il nuovo Codice degli appalti.
Il testo è ora all’esame del Parlamento e del Consiglio di Stato, per l’adozione dei prescritti pareri preventivi; parimenti, dovrà essere sottoposto al vaglio della Conferenza unificata Stato-Regioni.
Una volta concluso l’iter, il testo dovrà essere adottato entro il termine massimo 18 aprile p.v.
Sul tema della qualificazione nei lavori pubblici, lo schema di decreto, rispetto alle versioni iniziali, ha visto il sostanziale reinserimento, anche su azione dell’ANCE, del sistema SOA (società organismi di attestazione di cui all’articolo 84), per i soggetti esecutori a qualsiasi titolo di lavori pubblici di importo pari o superiore a 150.000 euro.
Quest’ultimo sarà oggetto di diverse innovazioni (tra cui la previsione di requisiti reputazionali, auspicati anche dall’ANCE) che vedranno la luce a seguito dell’adozione da parte dell’ANAC di linee guida esplicative della qualificazione (art. 83, co. 2 e 84, co. 5).
In attesa di tali linee guida, si può anticipare che nello schema di decreto – al momento -manca un chiaro riferimento alla sopravvivenza della norma transitoria, approvata con l’ultimo “Milleproroghe” che consente, fino al 31 luglio 2016, di utilizzare il decennio ai fini della qualificazione SOA (art. 7, co. 2, lett. “a” del D.L. 30 dicembre 2015, n. 210, convertito, con modificazioni, dalla Legge 25 febbraio 21016, n. 21).
Ne consegue che, se questo testo non subirà ulteriori modifiche sul punto, tale possibilità potrebbe venire meno già a far data dal 18 aprile p.v., con l’effetto di tornare, quindi, ad uncalcolo dei requisiti basati sul quinquennio antecedente alla sottoscrizione del contratto con al SOA.
In previsione di ciò, ed in via meramente cautelativa, si invitano le imprese a valutare l’opportunità, o meno, di procedere a sottoscrivere il contratto per il rinnovo dell’attestato prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice, verosimilmente attesa, come detto, per il 18 aprile p.v..
Tutto questo nella consapevolezza che si tratta di una situazione nella quale il testo definitivo potrebbe non accogliere le modifiche volte al mantenimento del decennio fino al 31 luglio, così auspicato dall’ANCE.
In questo contesto, si segnala altresì che, nel corso del convegno ANCE sul nuovo codice degli appalti, tenutosi il 30 marzo u.s., il Presidente dell’ANAC, Raffaele Cantone, ha annunciato di aver richiesto alle Commissioni parlamentari una proroga della vigenza Regolamento Generale 207/2010, cui è seguito l’assenso del Ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio.
Tale innovazione, laddove confermata nella versione definitiva del Codice, consentirà, tra l’altro, che, in attesa delle Linee guida sulla qualificazione, i direttori tecnici, già iscritti all’Albo dei costruttori, potranno mantenere tale ruolo, indipendentemente dal titolo professionale posseduto.