Semplificazioni: monitoraggio sull’operatività dello sportello unico per l’edilizia
Lo Sportello unico è operativo su tutto il territorio nazionale? Quali sono le criticità riscontrate e le eventuali misure correttive?
A queste e altre domande risponde l’attività di monitoraggio prevista dall’Agenda per la semplificazione 2015 – 2017 che è stata effettuata sugli Sportelli Unici per l’edilizia.
Si ricorda che l’Agenda per la semplificazione 2015 – 2017 contiene le linee indirizzo condivise tra Stato, Regioni ed Enti locali e il relativo cronoprogramma per l’attuazione delle semplificazioni richieste da cittadini e imprese a seguito della consultazione pubblica “Le 100 procedure più complicate da semplificare”.
Tra le procedure più complicate, al secondo posto, è stato indicato il settore edilizio e nell’Agenda per la semplificazione 2015 – 2017 sono state indicate le relative azioni di semplificazione nell’ambito delle quali vengono individuate delle misure finalizzate a rendere più operativo lo Sportello Unico per l’edilizia attraverso:
– la promozione di iniziative di sostegno, affiancamento formativo degli operatori e coinvolgimento degli enti terzi;
– la promozione del coordinamento tra le amministrazioni che intervengono nel procedimento unico;
– il monitoraggio partecipato sul reale funzionamento del SUE e sul rispetto dei tempi di conclusione dei procedimenti;
– l’adozione delle misure necessarie a rimuovere gli ostacoli alla operatività del SUE.
Sul sito www.italiasemplice.gov.it sono state illustrate le attività di monitoraggio completate dall’ISTAT e svolte attraverso un’indagine su un campione di almeno 1.500 Comuni.
I dati provvisori evidenziano che:
- il 46% dei Comuni intervistati ha istituito il SUE (nell’89% dei casi il SUE è organizzato in forma singola);
- nei Comuni che hanno istituito (o aderito ad) un SUAP, le funzioni di SUE e SUAP non sono unificate nel 70% dei casi (in queste circostanze le funzioni di edilizia produttiva sono gestite prevalentemente dai SUAP);
- in oltre l’80% dei casi il SUE acquisisce d’ufficio i documenti e le informazioni già in possesso della pubblica amministrazione;
- la percentuale dei casi in cui il SUE acquisisce, anche da amministrazioni diverse dal Comune, i pareri e le autorizzazioni preliminari necessarie per avviare l’intervento edilizio si colloca tra il 75-90%;
- il 50% dei SUE acquisisce l’istanza on-line;
- il 55% dei SUE ha un sistema informatizzato di back-office per la gestione documentale e procedimentale delle pratiche edilizie.
Tra le maggiori criticità riscontrate sono state segnalate:
- scarsa collaborazione con gli enti coinvolti nei procedimenti (25%)
- modalità miste di gestione della pratica nel rapporto con le altre amministrazioni (on line, cartaceo, PEC);
- rapporti con il SUAP dove solo nel 62% dei casi le pratiche di edilizia produttiva arrivano direttamente al SUE tramite il SUAP
Le esigenze richieste dalle amministrazioni hanno riguardato, in particolare, la necessità di consulenze nell’interpretazione della normativa, soprattutto relativa ad alcune tematiche (efficientamento energetico ed energie alternative); l ‘affiancamento sulle modalità di accorpamento delle funzioni con altri Comuni, in un’ottica di forma associata del SUE; formazione sull’iter del procedimento per tutti gli enti e uffici coinvolti.
Tra le prime misure correttive che dovrebbero essere assunte sono state indicate le procedure in materia di agibilità e sismica, mentre la Scia “Unica” e la nuova disciplina della conferenza di servizi, approvate in via preliminare lo scorso 20 gennaio 2016, vengono considerate come le tematiche che cercano di risolvere i nodi critici per il funzionamento degli Sportelli Unici Edilizi.
Sotto quest’ultimo profilo si ricorda che gli schemi di decreto legislativo relativi alla SCIA e alla conferenza di servizi hanno già ricevuto i pareri delle Regioni e devono ancora andare all’esame delle Commissioni parlamentari per la definitiva approvazione.