Scuole-modello, al via il concorso di architettura: la lista dei 52 siti in corsa, lunedì il bando

Il concorso di idee on line scade il 30 agosto. Obbligo di un giovane progettista nei raggruppamenti. Dpp «leggero». Premi ai primi tre classificati.

Finita l’attesa per il “concorsone” di architettura per realizzare una cinquantina di nuove scuole modello innovative sotto il profilo degli spazi e della didattica. Per la realizzazione si potrà contare su una dote complessiva di 350 milioni di euro. L’iniziativa avverrà attraverso il finanziamento dell’Inail che si impegna, sulla base del progetto esecutivo, a realizzare e ad acquistare gli immobili.
L’iniziativa è stata presentata giovedì 5 maggio dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, con il sottosegretario Davide Faraone e la coordinatrice della Struttura di Palazzo Chigi per l’edilizia scolastica Laura Galimberti. Presente anche il direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello e alcuni sindaci dei comuni coinvolti nell’iniziativa.

La mappa
Le 52 localizzazioni sono rappresentative di quasi tutta Italia, con l’eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano, che non hanno partecipato, e della regione Piemonte , che per un problema tecnico non ha potuto disporre delle aree che aveva individuato. La lista include capoluoghi come Modena, Bari, Parma, solo per citarne alcuni, ma anche piccoli centri. Nell’elenco non c’è nessuna delle maggiori aree metropolitane: Roma, Milano, Napoli, Torino, Venezia. Solo tre regioni – Lazio, Emilia Romagna e Sicilia – hanno espresso cinque localizzazioni. Una sola area in Puglia, a Bari, e in Liguria, ad Albenga (Sv). Sono stati coinvolti sia Comuni che le Province.

Il bando
Il bando sarà pubblicato «a partire da lunedì 9 o al massimo martedì 10 maggio», assicura il ministro Giannini, sul sito dedicato all’iniziativa (www.scuoleinnovative.it). Sito realizzato dall’Indire che ha utilizzato la piattaforma “Concorrimi” elaborata dagli architetti di Milano, e appositamente adattata al concorso nazionale.
Potranno partecipare architetti e ingegneri singoli e in associazione, società di ingegneria e società professionali. Nel caso di raggruppamenti, dovrà necessariamente essere presente un progettista iscritto all’albo da meno di cinque anni.
per ciascuna area saranno messe a disposizione le informazioni di dettaglio. Il bando è unico, ma ogni localizzazione avrà un proprio documento preliminare di progettazione, redatto e fornito dall’ente interessato.
Il concorso di idee sarà in fase unica. Ai concorrenti saranno richiesti, tra le altre cose, tre fogli A1. Per ogni sito ci sarà una graduatoria con premi al primo (25mila euro), al secondo (10mila euro) e al terzo (5mila euro) classificato. Non sono previsti rimborsi spese. Per compensare in parte i professionisti delle energie investite, c’è l’intenzione, come spiega la responsabile dell’unità di missione, Laura Galimberti, di allestire una mostra e una pubblicazione. «Tutti i progetti che arriveranno sono un patrimonio che vogliamo valorizzare e tenere a disposizione per le nuove costruzioni», dice Galimberti.
Il bando non prevede l’obbligo di affidare la progettazione successiva (definitiva ed esecutiva) al vincitore. Ciascun progettista potrà concorrere per una sola area.
La commissione sarà costituita dopo la scadenza fissata per la consegna degli elaborati: il 30 agosto.

La tabella di marcia
Il “concorsone” è strutturato come una sorta di staffetta istituzionale. Comuni e Regioni hanno in precedenza individuato le aree. Poi è stata la volta del bando lanciato dal ministero dell’istruzione. La commissione giudicatrice selezionerà i progetti. Poi il testimone passa agli enti locali. Saranno loro a dover gestire la successiva fase della progettazione. Sono possibili varie strade, a seconda dell’importo del servizio. Fino a 100mila euro l’affidamento può essere fatto a trattativa privata. Oltre questo importo serve una gara. Una volta arrivati alla progettazione, il testimone passa all’Inail che acquista l’area e appalta l’intervento e lo gestisce fino al collaudo. Successivamente acquista l’immobile stipulando un contratto con l’ente locale.

I costi della progettazione e degli arredi
I costi della progettazione e degli arredi sono a carico dell’ente locale. Tuttavia, i Comuni potranno utilizzare le risorse ricevute dall’Inail per l’acquisto dell’area per finanziare la progettazione. È questa una opzione prevista dalla legge di Stabilità, che ha – tra l’altro previsto – risorse aggiuntive per 50 milioni, che arrivano sempre dall’Inail, che si aggiungono ai 300 milioni già messi a disposizione dell’Istituto per questa misura.
Diversa è la questione degli arredi. Il costo degli arredi non è coperto in alcun modo e dovrà essere a carico degli enti locali. Tuttavia, il ministero ha allo studio una forma di aiuto economico per venire incontro a questa necessità. «Stiamo pensando a un pacchetto di aiuti appositamente per sostenere gli enti locali nell’acquisto degli arredi per le scuole», ha riferito il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone.

L’edilizia scolastica in un app
Il Miur ha anche attivato una app per il monitoraggio degli interventi di edilizia scolastica, accessibile dal sito www.istruzione.it. L’obiettivo è «offrire una panoramica sui finanziamenti assegnati agli enti locali per l’edilizia scolastica», in modo che, ha detto il sottosegretario Faraone, «docenti, genitori, cittadini, possono cercare il loro comune e vedere quante risorse sono state stanziate e a che punto sono gli interventi». È possibile lasciare commenti o segnalare ritardi o situazioni anomale. Possibile anche aggiungere immagini e ricevere notifiche su aggiornamenti relativi all’intervento selezionato.