Regolamento edilizio tipo: a che punto sono le Regioni?

E’ scaduto il 18 aprile il termine entro il quale le Regioni dovevano procedere al recepimento dello schema di regolamento edilizio tipo e alle 42 definizioni uniformi.

La Puglia è la prima regione ad aver recepito nei tempi previsti dall’Intesa il Regolamento edilizio tipo e le 42 definizioni uniformi. L’adeguamento dei Comuni dovrà avvenire entro 180 giorni decorrenti dalla pubblicazione della delibera di approvazione sul sito internet regionale. La Regione ha però specificato che con riguardo alle definizioni uniformi la delibera ha “effetto immediato” dalla sua pubblicazione in quanto le stesse non comportano modifiche delle previsioni dimensionali degli strumenti urbanistici vigenti.

Sono, invece, ancora a lavoro le altre Regioni che, si ricorda, in base a quanto previsto dall’Intesa possono:

–          integrare e modificare conformemente alla normativa regionale vigente la Raccolta delle Disposizioni Sovraordinate in materia edilizia (quindi la parte ricognitiva sulla disciplina generale edilizia – Allegato B);

–          specificare e/o semplificare l’indice (previsto in fondo allo schema di regolamento edilizio – Allegato 1) rispettando la struttura generale uniforme dello schema di regolamento;

–          individuare le definizioni aventi incidenza sulle previsioni dimensionali contenute negli strumenti urbanistici e, ove necessario, in via transitoria, dettare indicazioni tecniche di dettaglio ai fini della corretta interpretazione di tali definizioni uniformi in fase di prima applicazione.

Nell’atto di recepimento le Regioni stabiliranno i metodi, le procedure (comprese specifiche norme transitorie volte a limitare i possibili effetti dell’adeguamento sui procedimenti in itinere) e  i tempi (non superiori a 180 gg) entro cui i Comuni si dovranno adeguare.

Secondo quanto previsto dall’Intesa (articolo 2, comma 3 ultimo periodo) in caso di mancato recepimento regionale i Comuni possono comunque provvedere all’adozione dello schema di regolamento edilizio tipo e relativi allegati.

L’Intesa, inoltre, prevede in via generale, che il Governo, le regioni a statuto ordinario e gli enti locali si impegnano ad utilizzare le definizioni uniformi nei propri provvedimenti legislativi e regolamentari, che sono stati adottati dopo il 20 ottobre 2016 (data di sottoscrizione dell’Intesa).

Infine si ricorda che l’Intesa ha stabilito (articolo 2, comma 4) che il recepimento delle definizioni uniformi non determina la modifica delle previsioni dimensionali degli strumenti urbanistici vigenti (es. dimensionamento dell’intervento edilizio, del carico urbanistico e determinazione degli standard urbanistici e dotazioni territoriali). Queste continueranno ad essere regolate dal piano vigente ovvero dal piano adottato alla data del 20 ottobre 2016.