Programma Commissione europea e Relazione partecipazione dell’Italia all’UE 2017:esame in Parlamento

Sono all’attenzione delle Commissioni Politiche dell’Unione europea della Camera dei Deputati e del Senato il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2017 (COM (2016) 710 def.) e la Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’UE anno 2017 (Doc LXXXVII –bis n. 5). I due documenti sono esaminati congiuntamente dalle Commissioni (Relatrici l’On. Marina Berlinghieri e la Sen. Nadia Ginetti, entrambe del Gruppo parlamentare PD) ed al termine sarà approvata sui testi, come da prassi, una apposita risoluzione di indirizzo al Governo.

 

Programma di lavoro della Commissione europea per il 2017

Il documento illustra in maniera discorsiva le priorità di lavoro per l’anno in corso, tra cui, in particolare:

– Occupazione, crescita e investimenti:

la disoccupazione resta a livelli elevati in molti Stati membri, soprattutto tra i giovani. La priorità deve consistere nell’aiutare gli Stati a creare le migliori condizioni possibili affinché i giovani sviluppino le competenze di cui hanno bisogno per diventare attivi sul mercato del lavoro e nella società.

La Commissione si impegna inoltre a raddoppiare la durata e la capacità finanziaria del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) e continuerà a lavorare per conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile portando avanti l’attuazione del piano d’azione sull’economia circolare.

Nella prossima raccomandazione sulla politica economica della zona euro la Commissione intende inoltre promuovere una politica di bilancio positiva per la zona euro a sostegno della politica monetaria della Banca centrale europea. Proseguirà, altresì, la collaborazione con il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta di revisione del quadro finanziario pluriennale (2014-2020).

 Unione dell’energia:

 sarà presentato un pacchetto globale volto a gestire la modernizzazione dell’economia mettendo l’efficienza energetica al primo posto, con l’obiettivo di diventare il leader mondiale nel campo delle energie rinnovabili e garantire un trattamento equo ai consumatori. Il pacchetto prevederà misure legislative in materia di efficienza energetica, energie rinnovabili, compresa la sostenibilità delle bioenergie, assetto del mercato dell’energia elettrica e norme di governance per l’Unione dell’energia.

– Mercato interno:

proseguirà il sostegno all’innovazione, la digitalizzazione e la trasformazione industriale, con misure per aiutare le PMI e le start-up a crescere. Sarà presentata un’iniziativa sul diritto societario per agevolare l’uso delle tecnologie digitali nel corso dell’intero ciclo di vita di un’impresa e facilitare le fusioni e le scissioni transfrontaliere.

Conformemente all’invito del Consiglio europeo di progredire rapidamente per garantire alle imprese un più facile accesso al finanziamento e sostenere gli investimenti nell’economia reale, verrà presentata una revisione intermedia del piano d’azione per l’Unione dei mercati dei capitali, nonché una revisione REFIT del regolamento sulle infrastrutture del mercato europeo (EMIR) ed una strategia sul finanziamento sostenibile, misure per agevolare il finanziamento di imprese infrastrutturali.

Parallelamente al programma di lavoro la Commissione ha rilanciato la base imponibile consolidata comune, la cui prima fase prevede l’introduzione di una base imponibile comune obbligatoria. La Commissione proporrà, inoltre, misure per attuare il piano d’azione IVA, semplificare gli obblighi in materia di IVA per le piccole imprese e gettare le basi per un regime definitivo dell’IVA moderno, più efficiente, e favorevole alle imprese.

– Unione economica e monetaria:

sarà riesaminato il sistema europeo di vigilanza finanziaria (ESFS), al fine di rafforzare l’efficacia e l’efficienza della vigilanza a livello macro e microprudenziale. Resta, inoltre, prioritario il completamento dell’Unione bancaria col raggiungimento di un accordo sulla proposta relativa a un sistema europeo comune di assicurazione dei depositi. La Commissione rivedrà anche parte della legislazione bancaria e proporrà modifiche mirate del regolamento e della direttiva sui requisiti patrimoniali e della direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche, affinché queste ultime siano ancora più resilienti e rafforzando le attuali misure di mitigazione dei rischi, in particolare attraverso l’attuazione delle norme globali in materia di capacità totale di assorbimento delle perdite delle banche sistemiche.

Verrà proposto, altresì, un pilastro europeo dei diritti sociali che definisca i principi di un’Unione basata sull’equità sociale, stabilendo un insieme di principi per la promozione della parità di trattamento in un’economia sociale di mercato europea e funga da bussola politica per realizzare mercati del lavoro equi e dinamici. A questo si aggiungeranno altre iniziative correlate, quali quelle per affrontare le difficoltà nella conciliazione tra lavoro e vita privata incontrate dalle famiglie che lavorano.

 

Il Programma comprende, altresì, sei allegati relativi a: nuove iniziative (Allegato I); iniziative REFIT -programma della Commissione UE per il controllo dell’adeguatezza ed efficacia della legislazione (Allegato II); proposte prioritarie in sospeso (Allegato III); elenco delle proposte pendenti ritirate o modificate (Allegato IV);  elenco delle abrogazioni previste (Allegato V); proposte legislative che diventeranno applicabili nel 2016(Allegato VI).

Al riguardo, tra le nuove iniziative, si evidenziano, in particolare, le seguenti:

– Iniziativa per i giovani: comprende misure prioritarie per attuare gli aspetti dell’agenda per le competenze riguardanti i giovani, in particolare un quadro di qualità per i tirocini di apprendistato e una proposta relativa a una maggiore mobilità per gli apprendisti (di carattere legislativo); la modernizzazione dell’istruzione scolastica e superiore (di carattere non legislativo; 2° trimestre 2017) e una proposta per migliorare la rilevazione dei risultati per i laureati, ma anche per i giovani che hanno seguito una formazione nell’ambito dell’istruzione e della formazione professionale (di carattere non legislativo; 2° trimestre 2017);

– Attuazione del piano d’azione per l’economia circolare: consta di una strategia per l’utilizzo, il riutilizzo e il riciclaggio delle materie plastiche (di carattere non legislativo; 4° trimestre 2017); misure riguardanti l’acqua, ossia: una proposta di regolamento che stabilisce i requisiti qualitativi minimi per le acque riutilizzate; una revisione REFIT della direttiva sull’acqua; un’iniziativa volta ad eliminare gli ostacoli giuridici, tecnici o pratici a livello di interfaccia della normativa in materia di sostanze chimiche, prodotti e rifiuti (di carattere non legislativo; 4° trimestre 2017), nonché un quadro di monitoraggio dell’economia circolare (di carattere non legislativo; 3° trimestre 2017);

– Attuazione della strategia dell’Unione dell’energia: spostamenti e mobilità a basse emissioni: comprende revisioni REFIT di vari atti legislativi ripresi dal piano d’azione per la mobilità a basse emissioni: strategie per il periodo successivo al 2020 in materia di autoveicoli e furgoni, autocarri, autobus e pullman (di carattere legislativo, con una valutazione dell’impatto; 2° trimestre 2017); la direttiva “veicoli puliti” (con una valutazione dell’impatto; articolo 192 del TFUE; 2° trimestre 2017) e le direttive sull’eurobollo e sul servizio europeo di telepedaggio (EETS) (con una valutazione dell’impatto; articolo 91 del TFUE; 2° trimestre 2017);

– Attuazione della strategia per il mercato unico: tra gli obiettivi figurano: un’iniziativa in materia di diritto societario per agevolare l’uso delle tecnologie digitali nel corso del ciclo di vita di un’impresa e le fusioni e scissioni transfrontaliere (di carattere legislativo, con una valutazione dell’impatto; 3° e 4° trimestre 2017), un’iniziativa sulle valutazioni coordinate delle tecnologie sanitarie (di carattere legislativo e non legislativo, con una valutazione dell’impatto; 4° trimestre 2017), nonché provvedimenti per una migliore esecuzione delle norme del mercato unico nell’ambito di un più ampio pacchetto di misure di attuazione, che comprende delle proposte per uno sportello digitale unico (di carattere legislativo e non legislativo, con una valutazione dell’impatto; articolo 114 del TFUE; 1° trimestre 2017) e uno strumento di informazione sul mercato unico (di carattere legislativo, con una valutazione dell’impatto; 1° trimestre 2017);

– Tassazione più equa delle imprese: comprende l’attuazione del piano d’azione in materia di IVA mediante proposte REFIT relative a un sistema dell’IVA definitivo e alle aliquote IVA (di carattere legislativo, con una valutazione dell’impatto; articolo 113 del TFUE; 3° trimestre 2017), una migliore cooperazione amministrativa e un pacchetto di semplificazione per ridurre gli oneri per le imprese e le amministrazioni fiscali (di carattere legislativo, con una valutazione dell’impatto; articolo 113 del TFUE; 4° trimestre 2017);

– Attuazione del piano d’azione per l’Unione dei mercati dei capitali: comprende una revisione REFIT del regolamento sulle infrastrutture del mercato europeo (EMIR) (con una valutazione dell’impatto; articolo 114 del TFUE; 1° trimestre 2017), un piano d’azione in materia di servizi finanziari al dettaglio (di carattere non legislativo; 1° trimestre 2017) e ulteriori atti delegati intesi a facilitare il finanziamento delle società operanti nel settore delle infrastrutture da parte di investitori istituzionali;

Unione economica e monetaria: Il Libro bianco sul futuro dell’Europa (di carattere non legislativo; 1° trimestre 2017) che illustra le tappe per riformare l’UE a 27 Stati membri 60 anni dopo i trattati di Roma, comprenderà anche il futuro dell’UEM (sono previste una revisione del patto di stabilità e crescita incentrata sulla stabilità e misure per conformarsi all’articolo 16 del trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell’UEM ( per integrare il contenuto del trattato nel quadro giuridico dell’UE). L’iniziativa comprenderà anche un esame del sistema europeo di vigilanza finanziaria;

Pilastro europeo dei diritti sociali: A seguito della consultazione pubblica, l’iniziativa illustrerà la sua proposta riguardante un pilastro dei diritti sociali (1° trimestre 2017) e presenterà le iniziative correlate, quali le iniziative per affrontare le problematiche legate alla conciliazione tra vita professionale e vita privata per le famiglie che lavorano (di carattere legislativo e non legislativo, con una valutazione dell’impatto; articoli 153 e 157 del TFUE), le iniziative sull’accesso alla protezione sociale (di carattere legislativo e non legislativo, con una valutazione dell’impatto; articoli 153 e 292 del TFUE) e l’attuazione della direttiva sull’orario di lavoro (di carattere non legislativo), nonché una revisione REFIT della direttiva sulla dichiarazione scritta che impone al datore di lavoro l’obbligo di informare il lavoratore delle condizioni applicabili al contratto o al rapporto di lavoro (di carattere legislativo, con una valutazione dell’impatto).

 

Relazione sulla partecipazione programmatica dell’Italia all’ UE per il 2017

Il testo illustra gli orientamenti e le priorità che il Governo intende perseguire con riferimento agli sviluppi del processo di integrazione europea. Tra gli ambiti prioritari individuati nel documento si evidenziano, in particolare, i seguenti:

Coordinamento delle politiche macroeconomiche

Viene evidenziata la nuova proposta relativa al Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS 2.0) che verrà negoziata nel circuito finanziario del Consiglio dell’Unione europea e con il parlamento Europe, che estende la durata del FEIS al 2020, ovvero a tutto il periodo coperto dalla programmazione finanziaria in corso. La garanzia concessa dall’Unione aumenta da 16 a 26 miliardi di euro, con l’obiettivo di raggiungere un volume di investimenti di circa 500 miliardi.

Nel complesso, un orizzonte più lungo dovrebbe permettere la continuità nel finanziamento dei progetti in corso di preparazione e stabilizzare le aspettative. L’Italia sarà chiamata a sostenere l’iniziativa della Commissione che porterà ad un rafforzamento del Piano di investimenti europeo varato nel 2014, che ne aumenterà l’ambizione e l’addizionalità, favorendo, quindi, alcune tra le priorità strategiche del Paese: la promozione della crescita dell’occupazione e il rilancio degli investimenti per favorire la competitività dell’Europa.

– Fiscalità

il Governo contribuirà a rimuovere gli ostacoli fiscali alla realizzazione del mercato interno, derivanti soprattutto dall’esistenza di 28 sistemi fiscali differenti e a proseguire il dibattito sulla riforma dell’IVA volta a rendere il sistema più semplice solido e trasparente.

– Politiche per l’impresa

Proseguirà l’impegno a favore dell’innovazione e della modernizzazione della base industriale, con la definizione di politiche industriali adeguate a un modo in cui la crescente disponibilità di informazioni e i processi di digitalizzazione stanno profondamente rivoluzionando il modo di fare impresa. Continuerà il monitoraggio delle politiche a sostegno delle startup e delle PMI innovative.

In quest’ambito viene, altresì, ricordata la nuova strategia di politica industriale con il “Piano nazionale industria 4.0 2017-2020” sulla trasformazione digitale del manifatturiero, la cosiddetta “quarta rivoluzione industriale”, o industria 4.0, presentato dal Governo a Milano il 21 settembre 2016.

Ambiente

Il Governo continuerà a sostenere il processo di determinazione delle misure e del quadro normativo del piano di azione per l’economia circolare e nell’ambito del pacchetto rifiuti, intende chiarire definitivamente i concetti chiave di recupero, riciclaggio, recupero di materia, riempimento, cessazione della qualifica di rifiuto e trattamento prima del conferimento in discarica. Parteciperà inoltre attivamente ai lavori sulla discussione di proposte utili alla revisione della direttiva 2000/60/CE (direttiva quadro acque).

Unione dell’energia

Viene evidenziata, tra l’altro, la “Governance” dell’Unione per l’Energia che rappresenta lo strumento della “Strategia-quadro per un’Unione energetica” per il raggiungimento degli obiettivi europei 2030. L’attività di governance europea ruoterà attorno al coordinamento ed alla progressiva integrazione delle strategie di politica energetica con le politiche climatiche, sulla ricerca e sulla competitività delle imprese, a livello nazionale, regionale e comunitario. L’obiettivo del sistema di Governance è sia lo snellimento delle obbligazioni di pianificazione e rendicontazione delle politiche di clima ed energia dell’Unione in capo agli Stati membri sia l’introduzione di una base legislativa. Questa riguarderà l’obbligo per gli Stati membri di mettere a punto dei “Piani nazionali clima/energia” per il periodo 2021/2030 che sostituiranno gli obblighi di reportistica attualmente in vigore (rinnovabili ed efficienza).

Viene, altresì, evidenziata la prossima revisione della Direttiva sull’Efficienza Energetica (EED) al fine di adeguarla all’obiettivo del 27% a livello UE definito dal Consiglio Europeo nell’ambito del Quarto Clima – Energia al 2030.

E’ anticipato, altresì, che entro la fine del 2017 la Commissione europea presenterà una proposta di revisione alla direttiva 2009/28/UE sulle fonti rinnovabili, con l’obiettivo di garantire il conseguimento dell’obiettivo del 27 per cento a livello UE definito dai Capi di Stato e di Governo nel quadro Clima-Energia al 2030 che non prevede, su questo, obiettivi nazionali vincolanti. La Commissione partirà dall’analisi dei Piani nazionali clima/energia e, nel caso, proporrà delle “misure di compensazione”, analogamente a quanto attualmente previsto nel settore efficienza energetica (non obbiettivi vincolanti ma azioni vincolanti). Tali misure potrebbero consistere in obblighi a carico degli operatori nei settori riscaldamento e trasporti.

– Trasporti

La programmazione nazionale per il 2014/2020, come già avvenuto nel 2016, avrà come obiettivo quello di assicurare la massima continuità alle opere in corso di realizzazione e soprattutto ai valichi ferroviari transfrontalieri. Viene anticipato che il Governo si farà parte attiva nei negoziati tecnici avviati dalla Commissione europea per la revisione della rete trans-europea secondo quanto previsto nel Regolamento UE n. 1315/2013, nonché nel processo di estensione dei corridoi multimodali sia nell’ambito dell’UE che verso paesi vicini.

Verrà, altresì, dato seguito al processo negoziale avvito con la Commissione europea sulla individuazione di potenziali interventi e proposte progettuali riconosciuti di valore aggiunto europeo, ai fini dell’applicazione della cosiddetta “Clausola di Flessibilità degli investimenti”.

Nel corso del 2017, il Governo sarà, inoltre, impegnato nell’attuazione del PON “Infrastrutture e Reti” 2014/2020. In particolare, il Programma – di cui obbiettivo tematico è quello di “Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature delle principali infrastrutture di rete” -si concentrerà su due priorità principali: sostenere la creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti multimodali con investimenti nella TEN-T; sviluppare e migliorare sistemi di trasporto sostenibili dal punto di vista dell’ambiente.

Occupazione e affari sociali

Viene, tra l’altro, menzionata l’istituzione – con D.Lgs 150/2015 – L’Agenda Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), con compiti di coordinamento delle politiche del lavoro. Al riguardo si precisa che l’Agenzia sarà pienamente operativa nel 2017, all’esito del completamento della procedura di trasferimento del personale. Inoltre sarà lanciata in via sperimentale la nuova misura i sostengo all’occupazione c.d. “Assegno di ricollocazione”, che entrerà in funzione nel corso del 2017.

Inoltre il Governo intende sostenere il rifinanziamento dell’Iniziativa Occupazione Giovani (IOC).

Nell’ambito della salute e la sicurezza sul lavoro l’attività programmatica per il 2017, sarà indirizzata ad implementare più incisive forme di coordinamento tra le competenti autorità di controllo nazionali ed internazionali, anche in relazione alla mission istituzionale volta ad individuare efficaci misure per prevenire e contrastare il lavoro sommerso e irregolare. Al riguardo continuerà l’attività di supporto alla Piattaforma per la prevenzione e il contrasto al lavoro sommerso. Viene, inoltre, sottolineato che, a seguito dell’emanazione del D.Lgs 149/2015, il Governo è impegnato nell’attuazione della riforma della vigilanza ispettiva ex legge n. 183/2014 (c.d. Jobs Act), istitutiva dell’Ispettorato Nazionale del lavorocui sarà progressivamente attribuita la competenza esclusiva in materi di vigilanza e di controllo del rispetto dei livelli essenziali della prestazione di lavoro.

L’attività programmata per il 2017 in materia sicurezza sociale prevede, nell’ambito dell’attuazione del “pacchetto mobilità”, la modifica di alcuni capitoli del regolamento 883/2004 sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale. In particolare, verranno affrontati i temi relativi alle prestazioni di disoccupazione ed alle prestazioni familiari.