Opere strategiche: pubblicato in GU lo schema di Protocollo di legalità
Il 20 novembre u.s., è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 271, la delibera n. 62 del Cipe, con cui viene approvato lo schema del Protocollo di legalità di cui alla nota del 20 maggio 2015 del Comitato di Coordinamento di alta sorveglianza delle grandi opere (CCASGO).
Lo schema di Protocollo si colloca sostanzialmente in continuità con le linee guida di cui alla delibera n. 58/2011 redatte per la stipula di accordi in materia di sicurezza e lotta antimafia ex art. 176, comma 3, lett. e), del d.lgs. n. 163/2006 e s.m.i..
Rispetto al precedente intervento, nello schema di Protocollo approvato sono presenti alcuni aggiornamenti ed integrazioni, che tengono conto delle innovazioni nel frattempo intervenute sul piano normativo.
Nello schema, sono quindi considerati: l’avvio sistematico del monitoraggio finanziario, l’equiparazione dei concessionari al soggetto aggiudicatore; la definizione di un articolato sistema sanzionatorio per violazioni allo schema all’esame; l’esonero dalle verifiche antimafia per gli operatori iscritti nelle white-list; l’introduzione di istituti contemplati in alcuni dei più recenti Protocolli di legalità, tra cui l’istituzione di una «cabina di regia» presso la Prefettura o l’obbligo di inserimento, nei contratti di «filiera» di clausole finalizzate a prevenire interferenze illecite a scopo corruttivo.
Come specificato nel provvedimento di approvazione del suddetto schema, la data del 20 novembre rappresenta un importante spartiacque, poiché i bandi di gara pubblicati successivamente a tale data dovranno prevedere, a carico del Contraente generale o del Concessionario che risulterà aggiudicatario, l’obbligo di stipulare il protocollo di legalità con la Prefettura UTG competente e con la Stazione appaltante.
Per i procedimenti in corso, sarà, invece, la Prefettura a trasmettere al CCASGO la bozza del Protocollo di legalità redatta ex delibera n. 58/2011, tenendo conto, per quanto possibile, in tema di sanzioni pecuniarie per inadempimenti, delle indicazioni di cui all’art. 8 del nuovo schema approvato ed applicando, comunque, le diposizioni dello schema medesimo relative a gestione delle penali e utilizzo dell’eventuale quota residua.
Per i bandi relativi ad infrastrutture strategiche, incluse nei Contratti di programma di concessionari di reti nazionali, il Protocollo interverrà tra Prefettura competente, concessionario e impresa appaltatrice.
In considerazione delle succitate variazioni intervenute nel quadro normativo per quel che concerne la figura del concedente nel settore autostradale, le disposizioni dello schema in tema di gestione delle penali da applicarsi in caso di Amministrazioni pubbliche aggiudicatrici, prevalgono sulle disposizioni dei Protocolli di legalità già stipulati con ANAS S.p.A., nei limiti in cui questi che regolino diversamente tale aspetto.
Sotto un profilo più generale, si evidenzia che lo schema di Protocollo di legalità attiva una forma di controllo e lotta antimafia sulle grandi opere, già oggetto di interesse, sotto il profilo della tracciabilità dei flussi finanziari, da parte della Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica con la delibera 28 gennaio 2015, n. 15.
Con l’occasione, si ricorda che, quest’ultima delibera – recante “Linee guida per il monitoraggio finanziario delle grandi opere (MGO)” di cui all’art. 36, D.L. n. 90/2014, conv. dalla L. n. 114/2014 – è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 7 luglio 2015 (n. 155). Con tale delibera è stato approvato il protocollo operativo “tipo” per il monitoraggio finanziario delle grandi opere.