Oggi scade il termine per la proroga della moratoria
Sono stati introdotti alcuni vincoli: il primo riguarda il fatto che la sospensione è limitata alla sola quota capitale, ove applicabile.
Inoltre, è importante evidenziare che l’EBA con l’aggiornamento del 2 dicembre 2020 delle Linee Guida sulla moratoria ha introdotto un’importante limitazione: ovvero che le moratorie non devono avere una durata superiore a 9 mesi, compresi eventuali periodi di sospensione già concessi.
In base a questa regolamentazione, nel caso in cui il cliente superasse i 9 mesi di sospensione, l’istituto bancario è obbligato a valutare la riclassificazione di suddetta esposizione. Tale riclassificazione non comporta, per il periodo di moratoria, una segnalazione negativa in Centrale Rischi di Banca d’Italia (che per i ritardi di pagamento sono sospese fino al 31 dicembre 2021), ma è una valutazione interna alla banca, che compie esclusivamente per decidere se iniziare ad effettuare accantonamenti patrimoniali.
Al termine della moratoria, qualora ci fossero ancora segnali di debolezza della controparte, o si fosse verificata una ristrutturazione onerosa, la banca sarà tenuta ad effettuare le opportune segnalazioni alla Centrale Rischi (inadempienza probabile o sofferenza).
Per questa ragione, si invitano le imprese ad usufruire della misura solo se impossibilitate a riprendere i rimborsi previsti dai contratti. E’ anche importante per l’impresa chiedere alla banca se il prolungamento comporterà una riclassificazione della posizione.