Nota aggiornamento Def: meno investimenti pubblici nel 2016 e maggiore crescita spostata nel 2017
La nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (DEF), approvata il 27 settembre scorso dal Consiglio dei Ministri, offre un quadro aggiornato dell’andamento macroeconomico del Paese e degli scenari di previsione per il triennio 2017-2019 e presenta le grandi linee di intervento della Manovra di finanza pubblica che il Governo adotterà a metà ottobre.
Nella nota, il Governo rivede la previsione di crescita del Pil nel 2016, portandola da 1,2% a 0,8%, e stima un’interruzione della caduta dei livelli produttivi nel settore delle costruzioni, con un aumento dello 0,6% in termini reali, al lordo dei costi per il trasferimento di proprietà, sostanzialmente in linea con la stima formulata dall’Ance a luglio scorso (aumento dello 0,3% su base annua, al netto dei costi per il trasferimento di proprietà).
Il quadro a legislazione vigente – prima delle decisioni della Legge di Bilancio – conferma un’inversione di tendenza nella previsione di spesa pubblica per investimenti fissi lordi a partire dal 2015 (+0,2% in valore rispetto all’anno precedente). Per l’anno 2016, l’aumento risulta invece inferiore alle attese e l’incremento più consistente viene posticipato al 2017: gli incrementi in valori correnti ammontano rispettivamente allo 0,9% nel 2016, al 3,6% nel 2017 e al 3,0% nel 2018.
Nella nota risulta, inoltre, un aumento della spesa corrente al netto degli interessi: +21,7 miliardi di euro nel periodo 2015-2018, pari a +3% contro +2,8 miliardi di euro per investimenti fissi lordi (+7,7%).
Rispetto a questo quadro, con la prossima di Legge di Bilancio, il Governo intende sostenere la ripresa dell’economia italiana anche attraverso importanti interventi di interesse per il settore delle costruzioni: il potenziamento degli investimenti infrastrutturali ed ambientali e il rafforzamento degli incentivi fiscali già previsti dalle precedenti disposizioni normative. Ulteriori interventi sono annunciati per l’emergenza sisma, la messa in sicurezza del patrimonio abitativo e del territorio.
Su questa base, il Governo prevede una progressiva crescita degli investimenti in costruzioni, con aumenti, comprensivi degli effetti delle misure da inserire nella Legge di Bilancio, pari al 2,9% nel 2017, al 3,9% nel 2018 e 4,0% nel 2019.
Entro il 20 ottobre p.v., dovrà essere presentato il disegno di Legge di Bilancio che dovrà dare concretezza alle misure annunciate dal Governo, in particolare a quelle destinate ad avviare la ripresa del settore delle costruzioni. Sulla base delle scelte indicate, l’Ance potrà formulare valutazioni aggiornate sulle prospettive del settore.
In allegato è disponibile il documento del Centro Studi Ance e l’articolo di Edilizia e Territorio pubblicato il 6 ottobre scorso