Napoli-Bari, si parte: pubblicato il primo bando da 400 milioni per progettazione ed esecuzione
L’importo a base d’asta è più elevato di quasi 26 milioni del valore indicato nell’avviso di preinformazione. Offerte entro il 13 ottobre.
Pubblicato il primo bando della ferrovia veloce Napoli-Bari. L’avviso di Italferr (per conto di Rfi), è uscito ieri sulla «Gazzetta» europea, esattamente nella data indicata dall’avviso di preinformazione del 18 maggio scorso. Con una sostanziale differenza: l’importo del bando pubblicato ieri sfiora i 401 milioni di euro, quasi 26 milioni in più rispetto alla cifra di 375 milioni che si leggeva nell’avviso di preinformazione. Anche il tempo previsto di esecuzione è superiore a quello indicato inizialmente: 2.130 giorni (contro i 1.800 indicati nel bando di preinformazione). Si tratta di un appalto integrato, che il nuovo codice consente per i soli settori cosiddetti speciali, tra cui appunto i lavori ferroviari. La pubblicazione è l’ultima tappa che chiude l’iter “velocizzato” dalle procedure commissariali introdotte con il decreto Sblocca Italia. Il 18 marzo si è chiusa la conferenza di servizi sul progetto definitivo, e il 16 maggio l’amministratore di Rfi, in qualità di commissario straordinario per l’opera, ha firmato l’ordinanza di approvazione del progetto.
Il bando scade il 13 ottobre (con apertura delle buste il 16 ottobre). L’aggiudicazione, secondo previsioni di Rfi, arriverà entro la prima metà del 2017.
L’appalto prevede di realizzare il primo lotto funzionale della linea ad alta velocità Napoli-Bari, tra il comune di Afragola e il comune di Cancello. Più esattamente, l’avviso riguarda la «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per la realizzazione della linea ferroviaria Napoli-Bari, tratta Napoli-Cancello, in variante tra le Pk 0+000 (coincidente con la Pk 241+727 della Linea Storica) e Pk 15+585 (coincidente con la Pk 229+530 della Linea Storica) incluse le opere accessorie». Il cantiere toccherà i territori di Casoria, Casalnuovo, Afragola, Caivano e Acerra.
Come si diceva, l’importo è più alto di quando comunicato inizialmente: esattamente 400.796.294,37 euro, di cui 3,152 milioni di euro di costo di progettazione (esecutiva).
All’impresa esecutrice si richiede il possesso della qualifica Soa per la categoria generale di lavori ferroviari ( OG3) per importi illimitati. Le lavorazioni incluse in questa categoria sono pari a oltre la metà dell’appalto: 231.792.337,66 euro. C’è poi la categoria specialistica delle “Opere strutturali speciali” (OS21), che sommano quasi 77,4 milioni. Questa è l’unica lavorazione subappaltabile entro il limite del 30% del valore della categoria. Il resto delle numerose lavorazioni (che rientrano sia in categorie generali sia in categorie specialistiche) è liberalmente subappaltabile. I tempi di realizzazione imposti all’aggiudicatario sono di 180 giorni per la progettazione esecutiva e 1.950 giorni per l’esecuzione.
Ai concorrenti è richiesto un fatturato complessivo dell’ultimo triennio pari a due volte l’importo a base di gara. Al vincitore è concesso un 20% di anticipazione.
Aggiudicazione in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, secondo i seguenti elementi (e relativi punteggi massimi): organizzazione delle attività di progettazione, gestione ed esecuzione dei lavori (max 15 punti); soluzioni tecniche migliorative (max 30 punti); gestione ambientale (7 punti); gestione della sicurezza (8 punti); ribasso sul prezzo (35 punti); anticipo consegna dell’opera (5 punti). (Edilizia e Territorio)