Legge di bilancio 2025: norme in materia di lavoro e previdenza

 

La Legge di Bilancio 2025 è entrata in vigore il primo gennaio e, come sempre, contiene molte norme che interessano il settore dell’edilizia e delle costruzioni. L’Ance, in un documento pubblicato sul proprio sito, ha illustrato le principali novità e le proroghe in materia di lavoro e previdenza.

In particolare, la nota illustrativa, predisposta dalla Direzione “Relazioni industriali”, fa il punto sulle norme relative agli incentivi per chi posticipa il pensionamento, la Naspi, Opzione Donna, Quota 103, l’Ape sociale e la pensione di vecchiaia per le lavoratrici con quattro o più figli.

Di particolare interesse sono anche le misure in materia pensionistica e di previdenza complementare, che consentono ai lavoratori interamente “contributivi” di utilizzare il valore di una o più prestazioni di rendita da previdenza complementare per raggiungere la soglia minima di pensione richiesta (tre volte l’assegno sociale) e lasciare il lavoro a 64 anni, con un minimo di 25 anni di contributi.

Sono stati poi rifinanziati vari interventi in materia di ammortizzatori sociali. Inoltre, ai fini del conseguimento degli obiettivi e dei target del Programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori), le risorse assegnate alle Regioni possono essere destinate anche al finanziamento delle iniziative di formazione attivate dalle imprese, a favore dei lavoratori rientranti nelle categorie individuate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Riforma M5C1 R1.1, in conformità con il regime degli aiuti di Stato.

Vi sono, inoltre, sempre nella nota dell’Ance, alcuni capitoli dedicati ai congedi parentali e alla decontribuzione a favore delle lavoratrici madri. Sono state anche modificate le norme sulla tracciabilità delle spese rimborsate ai lavoratori dipendenti in trasferta.

Per le imprese, si evidenziano le misure sulla riduzione dell’aliquota dell’imposta sostitutiva per i premi di produttività, l’esenzione fiscale per le somme corrisposte ai neoassunti per canoni di locazione, l’incremento della soglia di esenzione dei fringe benefit, la cessazione della Decontribuzione Sud, l’incremento dei tetti di spesa dei bonus riservati a giovani, donne e ZES (come previsto dal DL Coesione) e, infine, la disciplina degli esoneri contributivi per microimprese, PMI e grandi imprese che occupano lavoratori a tempo indeterminato nelle Regioni del Mezzogiorno.

Si rimanda, in ogni caso, alla nota illustrativa dell’Ance per un quadro completo delle novità.

Legge_bilancio_2025_-_Nota_di_approfondimento