Fondi strutturali: le comunicazioni del Sottosegretario De Vincenti al Senato

Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti ha svolto un’informativa ieri presso la Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato sull’impiego dei fondi strutturali da parte dell’Italia.

Nelle sue comunicazioni De Vincenti ha evidenziato, tra l’altro, i seguenti dati:

 

–      l’Italia ha incrementato notevolmente l’utilizzo dei Fondi negli ultimi anni: si è passati da una percentuale d’utilizzo pari al 15 per cento al 31 dicembre 2011 a una percentuale d’utilizzo pari all’80 per cento al 30 giugno 2015. Tale recupero del ritardo nell’utilizzo, dovrebbe permettere di raggiungere l’obiettivo del 100 per cento al 31 dicembre 2015;

 

–      per quanto concerne le risorse da utilizzare entro il 31 dicembre 2015, esse ammontano a 8,8 miliardi, concentrati per 6,2 miliardi su quattro programmi: il PON (Programma operativo nazionale) Reti e Mobilità, il POR (Programma operativo regionale) Calabria, il POR Campania e il POR Sicilia;

 

–      la programmazione 2014-2020 prevede 11 programmi nazionali e 39 programmi regionali. Di questi, sono stati già approvati 47 programmi e sono in fase di completamento il PON Legalità e i POR Calabria e Campania. Le risorse complessivamente disponibili ammontano a 42 miliardi di euro, ai quali si devono aggiungere i 16 miliardi di euro di cofinanziamento nazionale ed i 4 miliardi di cofinanziamento regionale;

 

–      gli 11 obiettivi tematici (OT) della programmazione 2014-2020 attengono: al contesto orientato all’innovazione (OT1 e OT3), al supporto alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (OT2), all’efficientamento energetico (OT4), ai rischi derivanti dai cambiamenti climatici (OT5), alla tutela delle risorse naturali (OT6), alla logistica (OT7), alla formazione e all’inclusione del capitale umano (OT8 e OT10), al contrasto alla povertà (OT9) e alla modernizzazione della pubblica Amministrazione (OT11);

 

–      l’ultimo obiettivo risulta centrale per permettere il rafforzamento della capacità delle Amministrazioni pubbliche di essere efficienti nella programmazione e gestione dei fondi strutturali. In tale prospettiva, i piani di rafforzamento amministrativo (PRA) costituiscono lo strumento necessario per guidare questo processo di ammodernamento e per migliorare la capacità di utilizzo efficace dei fondi;

 

–      per il perseguimento dell’obiettivo suddetto, un contributo rilevante potrà venire anche dal Dipartimento per le politiche di coesione, titolare della funzione di definizione e coordinamento delle politiche di coesione, e dall’Agenzia per la coesione territoriale, incaricata della fase di attuazione. Il 12 ottobre 2015 si è, peraltro, insediato l’apposito Comitato co-presieduto dal Dipartimento e dall’Agenzia, per assicurare l’attuazione dell’Accordo di partenariato e l’avvio dei programmi operativi;

 

–      con riferimento alla programmazione 2014-2020, la legge di stabilità per il 2015 ha previsto l’iscrizione in bilancio di 39 miliardi di euro destinati al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC); risorse sulle quali il CIPE ha avviato un’intensa attività di definizione degli interventi da finanziare, come ad esempio il piano di interventi per la banda ultra larga;

 

–      per quanto concerne la cosiddetta clausola per gli investimenti, essa permetterà di mobilitare risorse pari a 5 miliardi di euro, corrispondenti allo 0,3 per cento del PIL. Si tratterà di risorse che dovranno riguardare programmi relativi ai fondi strutturali, alle reti transeuropee di trasporto (TEN), al meccanismo per collegare l’Europa (CEF) e al Piano Juncker. L’accelerazione su questi programmi comporterà una significativa destinazione di maggiori investimenti nelle Regioni del Mezzogiorno, prevalentemente a valere sui fondi strutturali, ma anche con riferimento alle altre tipologie di risorse disponibili;

 

–      riguardo alla problematica dell’accesso al credito delle PMI, un miglior ai finanziamenti è già garantito grazie al sistema delle zone franche urbane, esistenti in alcuni territori e su cui c’è la volontà di procedere ad una loro ulteriore estensione. Per quanto concerne la riprogrammazione di risorse, afferma come ci sarà un intervento anche nella prossima legge di stabilità. Inoltre, anche grazie alla riduzione del tasso nazionale di cofinanziamento è stato possibile utilizzare molte delle risorse spettanti all’Italia;

 

–      per quanto riguarda l’implementazione del Piano Juncker, il Governo è impegnato sia sulle piattaforme tematiche che sulle piattaforme nazionali, oltre che su progetti relativi alla banda larga;

 

–      il monitoraggio sull’attuazione dei progetti e un sistema di premialità per le amministrazioni più efficienti sono passaggi opportuni ai fini di una più corretta gestione dei fondi;

 

–      per quanto riguarda lo scomputo dal Patto di stabilità e crescita del cofinanziamento nazionale, è in corso una ulteriore riflessione.

 

In allegato le comunicazioni del Sottosegretario.Comunicazioni del Sottosegretario De Vincenti