Fascicolo di fabbricato: cosa hanno previsto le Regioni
A seguito del sisma del 24 agosto scorso si torna a parlare della necessità di rendere obbligatorio il fascicolo di fabbricato.
Alcune Regioni in passato, come evidenzia il dossier predisposto dall’Ance, ci avevano già provato, ma quasi tutte le norme sono state bocciate dalla Corte Costituzionale.
Si tratta delle leggi della regione Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Emilia Romagna, Puglia.
Dal prospetto sintetico emerge che sia il Lazio che la Campania hanno una legge istitutiva del fascicolo di fabbricato (entrambe dichiarate parzialmente incostituzionali) che risalgono al 2002 ma che di fatto rimandano ai Comuni la competenza a prevederne l’obbligatorietà mediante i propri regolamenti edilizi. In Emilia-Romagna l’obbligo di dotare l’edificio della scheda tecnica descrittiva e del fascicolo del fabbricato per attestarne l’agibilità e la conformità edilizia è stato abolito a decorrere dal 1° gennaio 2014.
Nell’ambito poi delle proprie leggi sul Piano Casa sia la Campania che la Basilicata (qui tuttavia la norma è stata poco dopo abolita) hanno subordinato la realizzazione degli interventi alla predisposizione del fascicolo di fabbricato.
L’ultima legge ad essere stata abrogata, circa un anno dopo la sua pubblicazione, è stata quella della Puglia, ponendo così drasticamente fine all’impugnativa del Governo.
Si segnala che l’obbligo del fascicolo di fabbricato è stato introdotto, di recente, nel nuovo regolamento edilizio del Comune di Milano (2014). Si tratta di un obbligo posto a carico del proprietario o amministratore di condominio per tutti gli edifici di nuova costruzione oppure oggetto di sostituzione o ristrutturazione edilizia e ampliamento.
In Allegato: dossier regionale sul fascicolo del fabbricato
Fascicolo di fabbricato – cosa hanno previsto le Regioni – Allegato