Emanati due decreti ministeriali su Via e Vas di competenza statale
In materia di procedure di VAS e VIA attribuite, secondo le indicazioni del Codice dell’Ambiente D.Lgs. 152/2006, alla competenza statale sono stati di recente emanati, dal Ministero dell’Ambiente due decreti riguardanti la determinazione degli oneri economici per lo svolgimento delle attività istruttoria per entrambe le procedure e gli indirizzi metodologici per uniformare e semplificare le prescrizioni contenute nei provvedimenti finali di VIA e VAS.
In particolare, si tratta rispettivamente del Decreto Interministeriale (Ambiente, Finanze, Sviluppo Economico) n. 291 del 21/12/2015 e del Decreto Interministeriale (Ambiente, Beni culturali) n. 308 del 24/12/2015.
Con il primo provvedimento sono stati individuati, in attuazione dell’articolo 33 del D. Lgs. 152/2006, i contributi economici da porre in carico ai proponenti per la copertura dei costi sostenuti dall’autorità competente per tutte le tipologie di procedure di VIA e VAS, per le quali attualmente non è previsto alcun onere. Il provvedimento si riferisce esclusivamente alle procedure di competenza statale. Le regioni e le province autonome possono, infatti, definire proprie modalità di quantificazione e corresponsione degli oneri da porre in capo ai proponenti.
Resta, quindi, ferma ad esempio l’attuale tariffa dello 0,5 per mille già in vigore per le procedure di VIA e di VIA Legge Obiettivo già prevista ai sensi del DPR n. 90 del 14/5/2007 mentre è di nuova introduzione la tariffa per la verifica di assoggettabilità a VIA e quelle per la VAS.
Con il secondo provvedimento sono forniti una serie di indirizzi metodologici finalizzati ad uniformare e quindi anche a semplificare il contenuto delle prescrizioni che normalmente accompagnano i provvedimenti finali di VAS e VIA e che presentano per loro natura un contenuto molto tecnico spesso di difficile interpretazione. L’atto di indirizzo riguarda naturalmente le autorità competenti in materia di VAS e VIA statale ma è auspicabile che dal concreto recepimento dello stesso possano derivarne benefici ai soggetti chiamati a dare attuazione alle prescrizioni stesse portando probabilmente a un contenimento dei tempi dovuti alla difficoltà oggettive che, come sottolineato dallo stesso ministero, incontrano sia i proponenti nell’attuazione delle prescrizioni sia poi gli Enti vigilanti nelle attività di verifica dell’ottemperanza delle medesime. Le principali cause sono legate alla formulazione poco chiara ed efficace della prescrizione stessa in termini di modalità e tempistica di attuazione, nonché al numero elevato delle prescrizioni e dei soggetti coinvolti. Tali criticità comportano frequentemente richieste di chiarimenti e l’attivazione di ulteriori procedimenti con conseguente allungamento dei tempi ordinari necessari all’emanazione del provvedimento finale e comportando a volte l’impossibilità oggettiva di procedere all’attuazione e/o alla verifica dell’ottemperanza della prescrizione stessa.
In allegato DM n. 291 del 21 dicembre 2015 e DM n. 308 del 24 dicembre 2015
Allegato 1 – Emanati due decreti ministeriali su Via e Vas di competenza statale