Edilizia scolastica: approvato il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva

La Commissione Cultura della Camera dei Deputati ha approvato il Documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sull’edilizia scolastica.

Nel Documento della Commissione vengono, in primo luogo, ripercorsi il programma ed i principali elementi emersi dal ciclo delle audizioni svolte a cui ha partecipato anche l’ANCE.

In particolare,vengono illustrati i profili critici evidenziati durante le audizioni tra cui i seguenti:

vetustà di una gran parte del patrimonio edilizio scolastico;

-l’arco temporale eccessivamente lungo che intercorre tra il momento dello stanziamento delle risorse e quello di realizzazione degli interventi;

mancanza di una programmazione temporale degli interventi da parte delle Regioni;

-difficoltà di utilizzazione dei finanziamenti;

frammentarietà delle competenze dei diversi soggetti che detengono le risorse ed episodicità delle linee di finanziamento;

inclusione nei vincoli finanziari europei dei costi delle opere di costruzione e manutenzione  per l’edilizia scolastica;

inadeguata attuazione dell’anagrafe nazionale scolastica;

-necessità di una programmazione degli investimenti per la costruzione e la riqualificazione degli edifici scolastici.

 Vengono, altresì, riportate le proposte di intervento emerse in sede di audizione tra cui le seguenti:

–          allentamento del patto di stabilità interno per gli enti territoriali;

–          istituzione di un Fondo unico cui ricondurre la pluralità di iniziative;

–          costituzione di una cabina di regia per il coordinamento interministeriale e inter-istituzionale;

–          revocabilità dei finanziamenti in caso di mancato affidamento dei lavori.

Vengono, poi, illustrate le disposizioni normative intervenute successivamente alla conclusione della prima parte dell’indagine (2013- 2015) e quelle relative alla seconda fase dell’indagine  (2016- 2017), nonché gli ultimi temi posti all’attenzione della Commissione tra cui: governance dell’edilizia scolastica; fondo di Kioto; risorse finanziare disponibili.

Con riferimento alle risorse per l’edilizia scolastica, vengono illustrati i dati sui finanziamenti stanziati, i cantieri aperti e quelli conclusi (paragrafo 8 – v. tabella), per un totale di 4 miliardi e 727 milioni di euro, quale “quota parte delle risorse che provvedimenti normativi sinora entrati in vigore destinano in via generale al settore”, cui va aggiunta la somma di 4 miliardi e 846 milioni di euro “in ragione di ulteriori stanziamenti” (paragrafo 8.2 – v. tabella), per un totale 9 miliardi e 573 milioni di euro.

In conclusione viene, in particolare, evidenziato che:

-l’anagrafe dell’edilizia scolastica potrebbe avere nel fascicolo del fabbricato uno “sviluppo proficuo”, ove venisse redatto per ciascun fabbricato di competenza dell’autonomia scolastica e sviluppato con il sistema di georeferenziazione web-GIS;

-la necessità di continuità di finanziamento con l’adozione di un Piano Economico e Finanziario per aiutare gli enti locali;

-la necessità di proseguire nell’attività di monitoraggio e controllo già messa in atto dal Ministero dell’Istruzione attraverso un sistema informativo nel controllo della spesa;

-rafforzare la programmazione strutturata sul piano sia finanziario che degli interventi materiali. Si potrebbe migliorare la situazione con uno stanziamento ordinario di risorse, nell’ambito di un’unica programmazione nazionale, articolata per obiettivi quantificati e declinata in scadenza periodiche intermedie all’approssimarsi delle quali possa verificarsi il conseguimento degli obiettivi.