Ecobonus, cessione del credito anche per le singole unità immobiliari

 L’ecobonus è tra gli argomenti che saranno approfonditi a Buccino, il prossimo 10 novembre, nell’ambito del Convegno Rilancio dell’economia locale – Iniziative di sviluppo partecipato, sul tema delle opportunità di finanziamento per gli investimenti sul territorio, come da locandina allegata.

Massimizzare il ricorso all’ecobonus, stanando anche chi è interessato agli interventi di efficientamento energetico, ma è frenato da problemi di liquidità. È uno degli obiettivi del disegno di legge di Bilancio 2018, che riconosce a tutti la possibilità di cessione della detrazione sui lavori per la riqualificazione energetica.
Il ddl prevede inoltre la proroga degli incentivi di un anno, fino al 31 dicembre 2018, mentre alcune percentuali di detrazione saranno riviste al ribasso. Ipotesi che sta suscitando le proteste degli addetti ai lavori.
 Ecobonus e cessione del credito

Al momento la cessione del credito di imposta corrispondente alla detrazione fiscale è possibile solo per i lavori di miglioramento della prestazione energetica effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali: i condòmini possono cedere il credito a fornitori e imprese, gli incapienti anche alle banche.
 Con la cessione, l’impresa pratica uno sconto immediato e, in cambio, usufruisce della detrazione fiscale al posto del condomino che ha sostenuto la spesa.
 Il meccanismo è interessante anche per chi desidera effettuare la riqualificazione energetica della sua unità immobiliare, ma è scoraggiato dai costi iniziali. Per bypassare questa difficoltà, il ddl prevede invece che possa optare per la cessione del credito anche chi esegue i lavori di efficientamento sulla singola unità immobiliare.
 A conferma che il mercato può trarre un notevole impulso da questa misura c’è la piattaforma per la cessione del credito, cui stanno lavorando Ance e Deloitte. Sulla piattaforma cittadini e imprese potranno cedere i propri crediti fiscali creando un vero e proprio mercato.

 Ecobonus e Fondo per l’eco-prestito

Con lo stesso obiettivo di massimizzare il ricorso all’ecobonus, sarà istituito un Fondo che offrirà garanzie a quanti intendano chiedere un prestito per pagare gli interventi di riqualificazione energetica del proprio immobile. 
Il Fondo potrà avere una dotazione complessiva di 150 milioni di euro (50 milioni all’anno dal 2018 al 2020 ripartiti tra Ministero dell’Ambiente e Ministero dello Sviluppo Economico). 

 Ecobonus, premi in base ai risultati raggiunti

Rispetto agli anni passati, la detrazione fiscale scenderà dal 65% al 50% per le spese relative agli interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e a biomassa.
 Con un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico saranno definiti i requisiti tecnici che dovranno essere soddisfatti dagli interventi a cui sono riconosciute le agevolazioni. Verranno inoltre stabiliti i massimali di costo in base alle tipologie di intervento e le modalità per lo svolgimento dei controlli. Fino ad allora si applicheranno le vecchie regole.

Fonte: Edilportale.com

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