Documento di Economia e Finanza 2016 (DEF): Misure fiscali

Il Consiglio dei Ministri dello scorso 8 aprile 2016 ha approvato il Documento di Economia e Finanza (DEF) 2016,che contiene le linee programmatiche su cui si concentrerà l’azione del Governo per il prossimo futuro.
In conformità alle disposizioni di cui alla legge 196/2009, il DEF 2016 si compone di 3 sezioni (Sezione I: Programma di Stabilità dell’Italia; Sezione II: Analisi e tendenze di finanza pubblica e Sezione III: Programma Nazionale di Riforma – PNR).
Il DEF è stato trasmesso alla Camera ed assegnato alla Commissione Bilancio in via principale e alle altre Commissioni permanenti per i prescritti pareri sugli obiettivi programmatici e sulle strategie di politica economica in esso contenute e, dopo il passaggio parlamentare, il PNR saranno inviati al Consiglio dell’Unione europea e alla Commissione europea entro il 30 aprile p.v. .
In particolare, l’Esecutivo, secondo quanto contenuto nel PNR approvato, concentrerà la propria azione sui seguenti temi fiscali:
·       progressiva riduzione della pressione fiscale su famiglie ed imprese.
In particolare, per le famiglie, nell’ambito delle prossime leggi di bilancio (2017-2018) si valuterà la possibilità di agire sull’IRPEF in base agli spazi finanziari disponibili, nel rispetto dei saldi di finanza pubblica. Per le imprese, invece, viene, altresì, confermata la riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24%, a partire dal 2017, disposizione già contenuta nella legge di Stabilità 2016;
·       monitoraggio e riordino delle agevolazioni fiscali (cd. “tax expenditure”), con l’obiettivo di eliminare o rivedere quelle non più giustificate sulla base delle mutate esigenze sociali ed economiche o quelle che duplicano programmi di spesa pubblica.
Viene previsto, in particolare, che, trascorsi 5 anni dall’adozione, le agevolazioni fiscali siano oggetto di un esame specifico, corredato da un’analisi degli effetti microeconomici e sociali e delle ricadute sul contesto sociale. Le maggiori entrate derivanti dalle misure di riordino delle spese fiscali saranno attribuite al Fondo per la riduzione della pressione fiscale.
Inoltre, avvalendosi di una Commissione di esperti, istituita presso il MEF, l’operazione annuale di riordino delle spese fiscali si collocherà temporalmente nella Nota di aggiornamento al DEF, sotto forma di indirizzi programmatici che, una volta approvati dal Parlamento mediante apposita risoluzione, diventeranno vincolanti per il Governo ai fini della predisposizione della manovra di bilancio.
In merito, l’ANCE non mancherà di sottolineare la necessità di mantenere l’attuale livello di agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per il risparmio energetico (cd. detrazioni IRPEF del 50% e del 65%), specie con riferimento agli interventi più incisivi;
·       revisione dei valori catastali: sul tema proseguirà l’azione di Governo, a valle di un complesso di operazioni di allineamento delle basi dati, necessario a valutare accuratamente gli effetti di gettito sui contribuenti. Il processo di revisione dovrebbe protrarsi per il triennio 2016-2018.
Allo stesso tempo, proseguiranno comunque le attività correnti e straordinarie legate all’accatastamentoe accertamento della rendita delle unità immobiliari, effettuate dagli enti locali che, complessivamente, hanno già determinato un incremento delle rendite stimato in circa 365 milioni di euro.
Anche in tal ambito, l’ANCE sottolineerà l’esigenza che l’atteso riordino dei valori catastali elimini le attuali sperequazioni tra i valori dei fabbricati “usati” e quelli di “nuova costruzione”, questi ultimi colpiti da una tendenziale sopravvalutazione estimativa con impatto negativo sul mercato;
·       contrasto all’evasione fiscale: a tali fini, Il Governo presenterà annualmente, insieme alla Nota di aggiornamento al DEF, un Rapporto sui risultati conseguiti in termini di contrasto all’evasione e le nuove strategie programmate.
Secondo le stime riportate, nel 2015 l’Agenzia delle Entrate ha recuperato 14,9 miliardi di euro dalle attività di contrasto all’evasione, con un aumento del 240% degli incassi in 10 anni.
A parere del Governo, tali risultati sono attribuibili prevalentemente alle misure adottate per contrastare l’evasione e le frodi IVA, connesse in particolare all’introduzione del meccanismo dello split payment per i fornitori della PA e all’estensione del reverse charge alle prestazioni di servizi di pulizia, demolizione, installazione di impianti e completamento relative a edifici.
A tali misure si attribuiscono risultati significativi in termini di recupero di gettito IVA per un importo complessivo di circa 3 miliardi di euro;
·       fatturazione elettronica: a tal proposito, a partire dal 1° gennaio 2017, i contribuenti che decideranno di avvalersi delle procedure automatizzate di fatturazione o di registrazione dei corrispettivi beneficeranno di importanti semplificazioni negli adempimenti fiscali;
·       riforma complessiva della giustizia tributaria: in linea con le azioni dell’Agenda digitale italiana ed europea, proseguirà il processo di graduale introduzione del processo tributario telematico, già attivo dal dicembre 2015 in alcune Regioni “pilota” ed, entro 2 anni, esteso a tutte le altre Regioni. Il Governo intende, inoltre, promuovere una riforma più generale della giustizia tributaria, che garantisca ai contribuenti una giurisdizione più efficiente e tempi del giudicato più celeri.