Decreto Mezzogiorno: appalti senza gara per il G7 di Taormina

 

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30 dicembre 2016 il Decreto Legge n. 243, inerente “Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno”.

Per quanto riguarda le opere pubbliche, si segnala l’articolo 7, a norma del quale “Gli interventi funzionali alla presidenza italiana del G7 nel 2017, in quanto imprevedibili in relazione a consistenza e durata dei procedimenti, costituiscono presupposto per l’applicazione motivata della procedura di cui all’articolo 63, comma 1, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50; conseguentemente, per gli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi da aggiudicare da parte del Capo della struttura di missione «Delegazione per la Presidenza Italiana del Gruppo dei Paesi piu’ industrializzati» per il 2017, istituita con decreto del Presidente del Consiglio del 24 giugno 2016, confermata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 dicembre 2016, e del Commissario straordinario del Governo per la realizzazione degli interventi infrastrutturali e di sicurezza connessi alla medesima Presidenza italiana, nominato ai sensi dell’articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400, nei limiti temporali e nell’ambito degli stanziamenti assegnati, si applicano, in caso di necessità ed urgenza, le disposizioni di cui ai commi 1 e 6 dell’art. 63 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”.

Tale norma, in particolare, sembra consentire di selezionare il soggetto esecutore degli interventi connessi al G7 di Taormina mediante ricorso alla procedura negoziata senza bando; ciò, in deroga a quanto previsto dal Codice Appalti e riconducendo alla fattispecie dell’urgenza anche l’imprevedibilità connessa alla consistente durata dei procedimenti per la realizzazione dei lavori.

Ora, i poteri straordinari dovrebbero essere utilizzati solo per far fronte alle emergenze sopravvenute e non riconducibili a eventuali ritardi dell’azione amministrativa.

Tale preoccupazione, peraltro, è stata condivisa anche dal Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Cantone, che ha manifestato le criticità connesse a deroghe generalizzate al nuovo Codice degli appalti, per affidare tali tipologie di lavori.

Al riguardo, l’ANCE è già intervenuta nelle competenti sedi parlamentari.

Si allega il testo del provvedimento e si fa riserva di ulteriore commento.

DL 243_2016