Dl fiscale: possibile ora rimuovere tutte le criticità per le imprese
Confindustria-Ance: eliminare gli oneri di controllo sproporzionati a carico delle imprese e semplificare la gestione amministrativa dei nuovi obblighi fiscali
Ultima chiamata per risolvere le criticità sollevate dall’articolo 4 del decreto fiscale all’esame della Camera in tema di versamento delle ritenute sugli appalti. L’ultima versione della norma appena approvata non risponde all’allarme sollevato dalle imprese che rischiano di andare in tilt tra nuovi adempimenti e oneri finanziari.
A denunciarlo è la Confindustria insieme all’Ance- Associazione nazionale costruttori edili.
Seppure l’emendamento approvato restringe la platea delle imprese cui si applica la norma, la disciplina continua a presentare evidenti profili di criticità:
1.rischia di mettere a repentaglio la liquidità delle imprese poiché non è loro consentito compensare le ritenute da versare con altri debiti tributari e contributivi;
2.restano a carico dei committenti oneri di controllo sproporzionati;
3. è stato del tutto ignorato l’impatto, in termini di adattamento dei processi gestionali, che le nuove disposizioni, applicabili anche ai contratti in essere, generano sulle imprese;
4.resta l’obbligo del versamento delle ritenute per singolo contratto o cantiere: una norma inapplicabile per il settore dell’ edilizia, caratterizzato, tra l’altro, da una continua mobilità della manodopera anche nel corso della stessa giornata.
E’ necessario, quindi, che in occasione del successivo iter parlamentare vengano introdotti alcuni indispensabili correttivi: rendere possibile la compensazione delle ritenute con i crediti fiscali; eliminare l’obbligo di F24 per singolo contratto e procrastinare l’entrata in vigore delle disposizioni al secondo semestre del 2020, con applicazione solo ai nuovi contratti stipulati a decorrere dal prossimo 1 gennaio.