Ddl di Stabilità 2016: le risorse per gli investimenti pubblici
Il Disegno di Legge di Stabilità per il 2016, al fine di stimolare gli investimenti pubblici, interviene sui principali elementi economico-finanziari che, negli ultimi anni, hanno ostacolato la realizzazione delle opere pubbliche in Italia.
La manovra, infatti, prevede la cancellazione del Patto di stabilità interno e, grazie all’utilizzo della clausola europea per gli investimenti, un’accelerazione della spesa da realizzare nel 2016 per programmi già approvati, nonché un incremento delle nuove risorse stanziate.
· La soppressione del Patto di stabilità interno e il contestuale passaggio al cosiddetto “pareggio di bilancio”permetterà agli enti territoriali di liberare i pagamenti pregressi alle imprese, per i quali la P.A. dispone di risorse in cassa, superando un problema che ha creato enormi difficoltà alle imprese negli ultimi otto anni.
Allo stesso tempo, il superamento del Patto permetterà di rilanciare l’attività di investimento degli enti territoriali, favorendo interventi utili al territorio e al benessere dei cittadini, come quelli di manutenzione e messa in sicurezza, in grado inoltre di sostenere il sistema economico a livello locale.
La misura recepisce un’istanza che l’Ance ha presentato ripetutamente nel corso degli ultimi anni. Naturalmente, sarà necessaria un’attenta verifica dell’efficacia di tale norma, al fine di garantire che gli enti territoriali sfruttino lo spazio concesso per fare investimenti e non per spese di natura corrente.
Il Disegno di Legge di Stabilità per il 2016 segna, inoltre, l’interruzione dei sistematici tagli alle risorse per le infrastrutture registrati a partire dal 2009. L’Ance, infatti, stima un incremento dell’1% in termini reali delle risorse che verranno iscritte nel Bilancio dello Stato per il 2016 rispetto all’anno precedente, grazie al forte rifinanziamento a favore dell’Anas, pari a 1.200 milioni di euro nel 2016. Tale decisione è peraltro estesa a tutto il triennio 2016-2018 e prevede stanziamenti aggiuntivi per 1.300 milioni di euro anche nel 2017 e nel 2018.
· Particolarmente importante e positiva è la scelta del Governo di utilizzare la clausola europea per gli investimenti che consentirà di attivare una spesa aggiuntiva nel 2016, rispetto al 2015, di almeno 5 miliardi di euro, di cui circa 3,5 miliardi per interventi infrastrutturali. E’ un impegno importante, perché l’azione del Governo sarà misurata dall’Europa sulla base dei risultati raggiunti, e quindi di lavori realizzati e pagati alle imprese.
Si tratta di una misura che, se da un lato garantisce al Paese di ottenere uno spazio maggiore in termini di deficit pubblico, dall’altro impegna il Governo ad accelerare la spesa nell’ambito di programmi già approvati e ad avviare nuove opere.
Secondo le valutazioni dell’Ance, l’utilizzo della clausola europea degli investimenti, oltre all’accelerazione di alcuni progetti infrastrutturali cofinanziati dall’Unione Europea, consentirà di liberare spazi di bilancio a favore del finanziamento aggiuntivo per l’Anas e il rilancio degli investimenti a livello territoriale (Comuni e Regioni), conseguente all’introduzione del “pareggio di bilancio”.
In allegato è disponibile il documento, a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi, “Disegno di legge di Stabilità 2016: le misure economico-finanziarie di interesse per il settore delle costruzioni”.