Crisi patrimoniale per sisma e Covid: l’Anac conferma ok all’attestazione Soa
Lo ribadisce l’ANAC, con Comunicato del Presidente del 18 maggio 2022, confermando quanto già stabilito e richiesto al Consiglio di Stato in merito alle imprese che, a causa dei suddetti eventi, hanno attraversato un momento di difficoltà (vedi il commento al parere del Consiglio di Stato, datato 27 aprile 2022, nella news ANCE ID n. 215645 del 6 maggio 2022).
Ciò al fine – come specificato nel comunicato – di accrescere le possibilità di ripresa dell’intera economia nazionale, che il legislatore, in ultimo col recente Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, ha ritenuto di poter “riavviare” anche attraverso il rilancio degli appalti pubblici.
Pertanto, secondo l’ANAC, non si tratta di una misura volta a consentire alle imprese che si trovano in difficoltà per motivi di tipo ‘strutturale’ di uscire dalla crisi, ma oggetto di attenzione sono le imprese che per ragioni eccezionali e imprevedibili, quali il sisma del 2016 o la pandemia da Covid-19, possono proseguire l’attività solo derogando agli obblighi ordinariamente previsti dal codice civile.
Conseguentemente, nelle istruzioni alle SOA, viene precisato che la suddetta deroga deve essere concessa solo alle imprese i cui dati di bilancio sono cambiati in seguito al terremoto o alla pandemia e solo per le perdite relative all’esercizio in corso alla data del 31 dicembre 2021. Dopo questa data l’impresa dovrà necessariamente tornare in una condizione di equilibrio economico e, quindi, essere in possesso, per ottenere l’attestazione, del requisito del patrimonio netto positivo.
Infine, raccogliendo integralmente i suggerimenti del Consiglio di Stato, l’ANAC precisa che le stesse Soa devono provvedere a monitorare che l’impresa riacquisisca il requisito del patrimonio netto positivo