Credito alle imprese: sottoscritto il nuovo Accordo 2019

E’ stato sottoscritto il nuovo Accordo per il Credito 2019 tra l’Abi, Associazione Bancaria Italiana, e le Associazioni di rappresentanza delle imprese, tra cui Confindustria.

L’Accordo per il Credito 2019 (Moratoria) prevede due filoni di collaborazione:

1)     Il rafforzamento della collaborazione interassociativa: entro il primo trimestre 2019, Abi e le Associazioni di rappresentanza definiranno un documento sulle misure condivise per sostenere lo sviluppo dell’attività di finanziamento a favore delle PMI. Nello specifico, i temi prioritari saranno: la riforma del Fondo di Garanzia PMI, lo sviluppo della rete di garanzie private, l’ottimizzazione dell’uso dei Fondi Strutturali europei, le iniziative per migliorare l’accesso al credito delle PMI, il loro riequilibrio finanziario e il livello di patrimonializzazione.

E’ stato attivato il Tavolo di Condivisione Interassociativo sulle Iniziative Regolamentari (CIRI): questa iniziativa è finalizzata a definire posizioni e azioni comuni sui temi rilevanti per le banche e le imprese, soprattutto rispetto alle iniziative europee e sovrannazionali in materia di normativa bancaria. Il Tavolo non esclude la possibilità per le singole associazioni aderenti di elaborare e presentare autonome posizioni su singoli temi.

2)     Imprese in Ripresa 2.0

La misura prevede la sospensione o allungamento dei finanziamenti alle seguenti condizioni:

a.     Sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti: Le PMI che non hanno posizioni debitorie classificate non performing dalla banca (sofferenze, inadempienze probabili, scaduti o sconfinamenti) possono richiedere la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate, anche se già scadute (da non più di 90 giorni alla data di presentazione della domanda). Possono essere sospese anche le operazioni di apertura di conto corrente ipotecario, a condizione che il finanziamento sia già in ammortamento alla data di presentazione della domanda e che sia presente un piano di rimborso rateale, nel quale siano identificabili le quote capitali e interesse delle singole rate. Il tasso d’interesse può variare in aumento per compensare la banca dei maggiori costi, fino ad un massimo di 60 punti base. Le operazioni di sospensione determinano una traslazione del piano di ammortamento per un periodo analogo; gli interessi sul capitale sospeso devono essere corrisposti alle scadenze originarie.

b.     Allungamento del piano di ammortamento dei finanziamenti: il periodo di ammortamento dei mutui può essere allungato al massimo del 100% della durata residua del piano di ammortamento; per il credito a breve l’allungamneto può arrivare ad un massimo di 270 giorni. Il tasso d’interesse può variare in aumento per compensare la banca dei maggiori costi. Ulteriori garanzie reali prestate attraverso l’istituto del Patto Marciano (art. 48-bis del D.Lgs 385/93) possono mitigare, o annullare, l’incremento del tasso d’interesse, considerando la misura e la qualità della copertura medesima. Nel caso di finanziamenti assistiti da garanzia, l’estensione delle stesse per il periodo di ammortamento aggiuntivo è condizione necessaria per la realizzazione dell’operazione.

 

Non possono presentare domanda le imprese per le quali sia già stata concessa la sospensione o l’allungamento del finanziamento nell’arco dei 24 mesi precedenti alla data di presentazione della domanda.

 

Possono accedere alla Moratoria 2019 le micro, piccole e medie imprese (PMI), così come definite dalla normativa comunitaria, ovvero:

 

Le richieste di moratoria possono essere presentate dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020.