Con queste parole il presidente Claudio De Albertis ha aperto oggi all’Ance il primo incontro della Filiera delle costruzioni promosso dall’Associazione costruttori, al quale hanno partecipato i rappresentanti di Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani, Claai, Ancpl, Assistal, Oice, Consigli Nazionali degli Architetti, dei Geometri e degli Ingegneri, Confapi Aniem.
Obiettivo della riunione, come ha spiegato De Albertis, quello di dare vita, attraverso la creazione di un tavolo di dialogo e di confronto continuo e permanente, “a un nuovo modello di impresa e a un nuovo modello di relazioni tra gli attori della filiera, imprese e professionisti”.
Un modello che dovrà essere basato su una condivisione e una partecipazione aperta e trasparente di tutti alle scelte e alle azioni da proporre al legislatore, per imprimere al settore quella svolta qualitativa e organizzativa che ormai non può più essere rimandata e che il Paese chiede con forza.
Un appello, quello lanciato dall’Ance, accolto con unanime favore da tutti i partecipanti, che hanno pienamente condiviso l’importanza e l’urgenza di superare le divisioni sui molti fronti che oggi vedono la filiera su posizioni diverse, anche in vista delle nuove responsabilità a cui il settore nel suo complesso è chiamato all’indomani del sisma che ha colpito il Centro Italia.
Di qui l’immediata e positiva risposta alla proposta del presidente dell’Ance, e che ha portato alla costituzione di tre gruppi di lavoro che cominceranno a lavorare fin dalla prossima settimana sui temi su cui è più urgente individuare proposte e strategie condivise: sistema degli appalti pubblici; qualificazione delle imprese private; consumo del suolo e rigenerazione urbana.