Consumo del suolo e rigenerazione urbana: aggiornato il quadro regionale
Il tema del consumo di suolo per la realizzazione di interventi di natura infrastrutturale e civile da parte di amministrazioni pubbliche o di soggetti privati è di stretta attualità, abbinato spesso impropriamente o superficialmente al dissesto idrogeologico e alla tutela dell’agricoltura, per le funzioni che essa svolge sia di approvvigionamento alimentare sia di difesa del territorio. Altre volte più correttamente la questione è legata alla necessità di contenere il consumo di una risorsa esauribile e non rinnovabile e di passare ad un nuovo modello di sviluppo territoriale incentrato prevalentemente sulla riqualificazione e sul riuso del patrimonio edilizio esistente.
In sede nazionale il dibattito sul disegno di legge presentato dal Governo (Atto C/2039-S/2383) è fermo al Senato, dopo l’approvazione in prima lettura da parte della Camera dei Deputati il 12 maggio 2016.
A livello regionale, invece, si continua ad assistere all’approvazione di numerose disposizioni finalizzate, da un lato, al contenimento del consumo del suolo e, dall’altro, alla riqualificazione urbana: molte Regioni si sono oramai dotate di normative apposite ed altrettante li prevedono come obiettivi o principi fondamentali.
L’Ance ha aggiornato il dossier che intende fornire un quadro delle normative introdotte dalle Regioni, nella consapevolezza che una efficace politica di contenimento del consumo del suolo si basa sulla previsione di meccanismi giuridici, economici e fiscali in grado di rendere agevoli, diffusi e economicamente sostenibili gli interventi di sostituzione e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.
L’aggiornamento odierno (27 luglio 2017), dà conto della nuova legge regionale del Veneto sul contenimento del consumo del suolo e di quella del Lazio focalizzata sulla rigenerazione urbana, nonché delle modifiche in Calabria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Liguria e nella Provincia di Trento.
Premesso che non si è tenuto conto delle disposizioni regionali “straordinarie” emanate in attuazione dell’Accordo Stato-Regioni 1° aprile 2009 (Piano casa), la situazione normativa attuale può essere così brevemente sintetizzata:
– Lombardia, Lazio, Toscana, Umbria, Liguria, Prov. Trento, Calabria, Emilia Romagna, Veneto: sono presenti normative organiche sul contenimento del consumo di suolo ovvero sulla rigenerazione del patrimonio edilizio esistente nell’ambito di una legge specifica ovvero della legge regionale sul governo del territorio;
– Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia, Prov. Bolzano, Sardegna: sono presenti norme sul contenimento del consumo di suolo ovvero sulla rigenerazione del patrimonio edilizio esistente; si sottolinea che in Puglia la L R 26/2014 “Disposizioni per favorire l’accesso dei giovani all’agricoltura e contrastare l’abbandono e il consumo dei suoli agricoli. Istituzione della banca della Terra di Puglia” è prevalentemente incentrata sull’incentivazione all’attività agricola;
– Basilicata, Campania, Piemonte, Valle d’Aosta: il contenimento del consumo di suolo è presente come principio, unitamente in alcuni casi a singole norme relative alla riqualificazione urbana.
In allegato la scheda della Regione Campania
Consumo del suolo e rigenerazione urbana – aggiornato il quadro regionale ALL scheda Campania