Consip debutta nel mercato dei lavori pubblici: al via 7 bandi per le manutenzioni sotto al milione

Consip entra nel mercato dei lavori di manutenzione.

La centrale di acquisti della Pa, controllata dal ministero dell’Economia, utilizza la facoltà prevista dalla legge di Stabilità 2016 e lancia oggi i primi sette bandi (per categorie) che consentiranno alle imprese di accreditarsi presso il Mepa (mercato elettronico della Pa) per le piccole gare di manutenzioni ordinarie e straordinarie.
Si tratta di un passaggio, a suo modo, rivoluzionario perché per la prima volta le Pa, Comuni in testa, potranno negoziare sulla piattaforma Mef/Consip non solo acquisti di beni o servizi, ma anche appalti di lavori di manutenzione per importi fino a un milione di euro.

Il mercato potenziale è gigantesco: le manutenzioni sotto il miliardo valgono circa 2,5 miliardi di euro.
La novità è prevista dal comma 504 della legge di Stabilità 2016 (legge n. 508 del 2015), dove si legge: «Gli strumenti di acquisto e di negoziazione messi a disposizione da Consip spa possono avere ad oggetto anche attività di manutenzione».
Sulla base di questa previsione, la centrale di acquisti attiva oggi (1° luglio) sette bandi, che daranno la possibilità di svolgere le gare relative alle manutenzioni tramite la sua piattaforma (www.acquistinretepa.it).

Le categorie coinvolte sono quelle delle manutenzioni edili, stradali, ferroviarie ed aeree, idrauliche, marittime e reti gas, impianti, ambiente e territorio, beni del patrimonio culturale e opere specializzate.
Dal perimetro di Consip sono escluse tutte le gare che rientrano nell’ambito di competenza del manutentore unico dell’Agenzia del Demanio. L’Agenzia, infatti, ha tra le sue prerogative le manutenzioni ordinarie e straordinarie sugli immobili dello Stato.
In pratica, sotto l’ombrello della centrale di acquisti del Mef rientrano le amministrazioni non statali (soprattutto i Comuni), il ministero della Difesa, quello dei Beni culturali, gli Affari esteri, gli organi costituzionali (come il Quirinale, il Parlamento, la Corte costituzionale), Palazzo Chigi, le università e gli enti di ricerca. Tre bandi su quattro in questo settore, comunque, riguardano enti locali.

I bandi sono essenzialmente rivolti alle imprese appaltatrici. Le amministrazioni, infatti, sono già quasi tutte accreditate presso il mercato elettronico. Le aziende, a partire da oggi, potranno abilitarsi attraverso il portale degli acquisti per una o più categorie. Dovranno presentare tutta la documentazione richiesta nei bandi e saranno sottoposte alla valutazione di una commissione di accreditamento. Ciascuna impresa potrà scegliere se abilitarsi solo per l’esecuzione di lavori di importo inferiore a 150mila euro o anche per eseguire lavori di importo pari o superiore a 150mila euro, tramite l’attestazione Soa.

La procedura funzionerà in maniera diversa rispetto alle acquisizioni di beni e servizi sul Mepa. Normalmente, infatti, sono disponibili due modalità: l’ordine a catalogo e la richiesta di offerta. Nel caso delle manutenzioni le imprese non metteranno in rete il loro catalogo di prodotti, per questo sarà attiva soltanto la seconda modalità.
Le amministrazioni, quindi, potranno negoziare lavori per importi fino a un milione di euro, invitando il numero minimo di fornitori prescritti dalla normativa (per importi fino a 500mila euro almeno cinque, per importi compresi fra 500mila e un milione di euro almeno 10, o 15 nel caso di beni tutelati).
Materialmente, le amministrazioni entreranno nel Mepa e selezioneranno il tipo di procedura che vogliono avviare. Una volta spuntata la voce di loro interesse, si vedranno comparire tutte le imprese che hanno le caratteristiche per partecipare alla gara. Dal momento che avranno presumibilmente a disposizione molte aziende, nel portale ci saranno dei filtri, che permetteranno una scrematura delle imprese, ad esempio in base alle aree nelle quali queste sono interessate a lavorare o per le fasce di importo degli appalti.
Sarà l’amministrazione a decidere quali soggetti invitare, considerando i minimi di legge.
La procedura, a quel punto, si svolgerà interamente per via telematica, tramite scambi di mail completamente tracciati. Non sono previsti sistemi di rotazione delle chiamate, ma la trasparenza sarà garantita tramite la tracciabilità totale di tutti i passaggi.
La responsabilità dello svolgimento della procedura sarà interamente in capo alla stazione appaltante. Consip metterà solo a disposizione le proprie infrastrutture. (Fonte: Edilizia e Territorio)