Comunicazioni programmatiche del Presidente Gentiloni: indicate le linee d’azione del nuovo Governo
Si sono svolte in Parlamento le comunicazioni programmatiche del nuovo Presidente del Consiglio incaricato, Paolo Gentiloni, sulle priorità di azione del nuovo Governo sul quale è stata votata la fiducia prima alla Camera (13 dicembre) e successivamente al Senato (14 dicembre).
Tra le priorità del nuovo Governo, in particolare:
– intervento nelle zone colpite dal terremoto: viene evidenziato, tra l’altro, che: “siamo ancora in emergenza, e dalla qualità della ricostruzione dipende la qualità del futuro di una parte rilevante del territorio dell’Italia centrale. E da questi passi che faremo dipende anche la forza che avremo nello sviluppare quel programma a lungo termine che abbiamo definito «Casa Italia» e che cerca di lavorare sulle cause profonde dei danni che vengono provocati dagli eventi sismici nel nostro Paese”;
– Unione europea: evidenziata l’importanza della partecipazione italiana al Consiglio europeo del 15 dicembre con questioni rilevanti all’ordine del giorno, tra cui la discussione in corso sul rinnovo del cosiddetto Regolamento di Dublino, che definisce l’atteggiamento dell’Unione europea circa la prima accoglienza dei rifugiati e dei migranti, su cui “l’Italia avrà una posizione molto netta nel sostenere quelle che sono le nostre ragioni, perché ancora una volta non è accettabile, e ancor meno lo sarebbe nel quadro di una ipotetica riforma di questo Regolamento, che passi di fatto il principio di un’Europa troppo severa su alcuni aspetti delle sue politiche di austerity e troppo tollerante nei confronti di Paesi che non accettano di condividere le responsabilità comuni sui temi dell’immigrazione”.
– politica interna: posto l’accento sul contrasto alla criminalità organizzata, gestione dei flussi migratori, politiche di accoglienza e di rimpatrio, “gestione condivisa con le amministrazioni locali di tale questione, mantenendo l’equilibrio che ha caratterizzato il Governo in questi anni su questo tema, e cercando se possibile di essere ancora più efficaci nelle politiche di attuazione”;
– politica economica: Il Governo intende accompagnare e rafforzare la ripresa con le grandi infrastrutture, con il piano straordinario dell’industria 4.0, con un nuovo slancio alla green economy “frontiera su cui davvero possono farsi valere le eccellenze del mondo dell’impresa italiano nel quadro delle decisioni internazionali che sono state prese sul clima, e che l’Italia difenderà nei prossimi mesi con molta forza”;
– politica sociale: l’impegno del Governo sarà incentrato sul completamento della riforma del lavoro, per attuare le procedure riguardanti le norme sull’anticipo pensionistico, così come sul terreno dei diritti, “dove molto è stato fatto, ma altri passi avanti possono essere realizzati”. Evidenziate, altresì, tre grandi azioni di riforma necessitano di un impulso ulteriore: la riforma della pubblica amministrazione, la riforma del processo penale, il libro bianco della difesa;
– ulteriori priorità:
– lavoro dipendente e partite IVA “questa parte più disagiata della nostra classe media deve essere al centro dei nostri sforzi per far ripartire l’economia. Proprio perché noi non vogliamo rinunciare alla società aperta, ai vantaggi del commercio internazionale, all’evoluzione digitale, proprio per questo dobbiamo difendere quei ceti disagiati che da queste dinamiche si sentono penalizzati o addirittura sconfitti”;
– mezzogiorno “la decisione di formare un Ministero esplicitamente dedicato, oltre che alla coesione territoriale, al Mezzogiorno non deve far pensare a vecchie logiche del passato. Al contrario, noi abbiamo fatto molte cose in questi anni per il Sud, ma credo che sia ancora insufficiente la consapevolezza che proprio dal Sud e dalla sua modernizzazione può venire la spinta più forte possibile, oggi, per la crescita della nostra economia”;
– confronto tra le forze parlamentari sulla legge elettorale e sulla necessaria armonizzazione delle norme tra Camera e Senato.