Codice dei contratti: Pubblicato il DM sui programmi triennali e biennali
Taglia il traguardo, a quasi due anni dall’entrata in vigore del Codice dei contratti di cui al D.lgs. n. 50/2016, il decreto relativo alle modalità di aggiornamento dei programmi e dei relativi elenchi annuali previsto all’articolo 21, comma 8.
Dal 2019, infatti, la programmazione triennale dei lavori pubblici dovrà dare la priorità alla ricostruzione post-calamità naturali e al completamento delle opere incompiute. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 14/2018attuativo del Codice Appalti (D.lgs. 50/2016).
Programmazione triennale, tre livelli di priorità
La priorità dei lavori va valutata su tre livelli (massima, media e minima), come indicato nella tabella D3 dell’Allegato. Sono considerati prioritari i lavori di ricostruzione, riparazione e ripristino conseguenti a calamità naturali, di manutenzione, di recupero del patrimonio esistente, di completamento delle opere incompiute, i progetti definitivi o esecutivi già approvati, i lavori cofinanziati con fondi europei, nonché i lavori per i quali ricorra la possibilità di finanziamento con capitale privato maggioritario.
Tra questi, si legge nel decreto, la priorità massima è data ai lavori di ricostruzione, riparazione e ripristino conseguenti a calamità naturali, e, in subordine, ai lavori di completamento di opere pubbliche incompiute.
Programmazione triennale, valorizzata la programmazione
Per inserire un intervento nel programma triennale o nell’elenco annuale, le Amministrazioni devono approvare preventivamente il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intero lavoro se l’importo dell’intero lavoro è pari o superiore a un milione di euro.
Se l’importo complessivo è inferiore a un milione di euro, l’Amministrazione deve approvare il documento di fattibilità delle alternative progettuali dell’intero lavoro.
Tecnicamente, per completare il quadro e far entrare il meccanismo a regime c’è bisogno del decreto sui livelli di progettazione.
Programmazione triennale al via dal 2019
Perché la programmazione triennale diventi operativa, è inoltre necessario il censimento preventivo delle opere incompiute. Le Amministrazioni devono inoltre decidere, in base alla stima dei costi necessari, se optare per il completamento delle incompiute o sul loro utilizzo ridimensionato o, ancora, sulla loro demolizione.
Lo svolgimento delle operazioni non rende possibile far partire subito la programmazione triennale. Per i lavori, quindi, la nuova programmazione triennale riguarderà il triennio 2019-2021. Il decreto regola anche la programmazione degli acquisti di servizi e forniture, che dovrà riferirsi al biennio 2019-2020.
Con il decreto che è costituito dai seguenti 11 articoli:
- art. 1 – Oggetto
- art. 2 – Definizioni
- art. 3 – Contenuti, livello di progettazione minimo, ordine di priorità del programma triennale dei lavori pubblici, dei relativi elenchi annuali e aggiornamenti
- art. 4 – Criteri di inclusione delle opere pubbliche incompiute nei programmi triennali di lavori pubblici e nei relativi elenchi annuali
- art. 5 – Modalità di redazione, approvazione, aggiornamento e modifica del programma triennale dei lavori pubblici e del relativo elenco annuale. Obblighi informativi e di pubblicità
- art. 6 – Contenuti, ordine di priorità del programma biennale degli acquisti di forniture e servizi
- art. 7 – Modalità di redazione, approvazione, aggiornamento e modifica del programma biennale degli acquisti di forniture e servizi. Obblighi informativi e di pubblicità
- art. 8 – Modalità di raccordo con la pianificazione dell’attività dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza ai quali le stazioni appaltanti delegano la procedura di affidamento
- art. 9 – Disposizioni transitorie e finali
- art. 10 – Clausola di invarianza finanziaria
- art. 11 – Entrata in vigore
e da due allegati relativi il primo al Programma triennale delle opere pubbliche ed il secondo al Programma biennale degli acquisti e forniture, sono definiti anche:
- i criteri per la definizione degli ordini di priorità, per l’eventuale suddivisione in lotti funzionali, nonché per il riconoscimento delle condizioni che consentano di modificare la programmazione e di realizzare un intervento o procedere a un acquisto non previsto nell’elenco annuale;
- i criteri e le modalità per favorire il completamento delle opere incompiute;
- i criteri per l’inclusione dei lavori nel programma e il livello di progettazione mi-nimo richiesto per tipologia e classe di importo;
- gli schemi tipo e le informazioni minime che essi devono contenere, individuate anche in coerenza con gli standard degli obblighi informativi e di pubblicità relativi ai contratti;
- le modalità di raccordo con la pianificazione dell’attività dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza ai quali le stazioni appaltanti delegano la procedura di affidamento.
L’Allegato I contiene gli schemi-tipo per la programmazione triennale dei lavori pubblici e, nel dettaglio
- la scheda A relativa al quadro delle risorse necessarie alla realizzazione del programma, articolate per annualità e per tipologia di risorse;
- la scheda B relativa all’elenco delle opere pubbliche incompiute
- la scheda C relativa all’elenco degli immobili disponibili di cui agli articoli 21, comma 5 e 191 del Codice, ivi compresi quelli resi disponibili per insussistenza dell’interesse pubblico al completamento di un’opera incompiuta;
- la scheda D relativa all’elenco degli interventi del programma con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione;
- la scheda E relativa agli interventi ricompresi nell’elenco annuale, con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione;
- la scheda F relativa all’elenco degli interventi presenti nell’elenco annuale del precedente programma triennale e non riproposti o non avviati;
L’Allegato II contiene gli schemi-tipo per la programmazione biennale degli acquisti di forniture e servizi e nel dettaglio:
- la scheda A relativa al quadro delle risorse necessarie alla realizzazione del programma articolate per annualità e per tipologia di risorse;
- la scheda B relativa elenco degli acquisti del programma con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione;
- la scheda C relativa all’elenco dei acquisti presenti nella prima annualità del precedente programma biennale e non riproposti o non avviati.
Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 16 gennaio 2018, n. 14