Codice Appalti, piccole rettifiche alle soglie delle gare di progettazione

Il comunicato di rettifica al Codice Appalti è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 luglio 2016. Non ha apportato variazioni sostanziali, ma ha corretto solo spazi mancanti, concordanze sbagliate e segni di punteggiatura.

Nulla di eclatante, la differenza infatti è di pochi centesimi, tanto che anche queste precisazioni possono essere considerate solo materiali.
L’affidamento diretto degli incarichi sarà possibile per importi inferiori a 40mila euro. Nella versione del Codice pubblicata ad aprile era invece previsto un imposto inferiore o uguale a 40mila euro.

Cambiano di conseguenza anche gli altri scaglioni di importo.

Per le gare di progettazione di importo pari o superiore a 40mila euro (non più superiore) e inferiore a 100mila euro (non più inferiore o uguale) si userà la procedura negoziata con invito rivolto ad almeno cinque operatori del settore.

Dai 100mila euro in su si utilizzerà la procedura aperta o ristretta. Si tratta delle procedure regolate dagli articoli 60 e 61 del Codice Appalti, in cui qualunque operatore può presentare domanda di partecipazione in risposta ad un avviso di indizione di gara.