Codice appalti e bonus edilizi, Presidente Ance: “fatto gran lavoro, ma ancora importanti nodi da sciogliere”
È stato approvato ieri, 28 marzo, in Cdm il codice degli appalti, rivisto e integrato alla luce delle osservazioni delle commissioni parlamentari, che ha il pregio di procedere nella direzione della semplificazione, sburocratizzazione delle procedure e liberalizzazione.
Dal 1 aprile 2023 entrerà in vigore il nuovo Codice degli appalti. Due punti cardine nella riforma: il principio di risultato e il principio di fiducia.
Come dichiarato dallo stesso MIT, si tratterà di uno strumento che mette in grado istituzioni e imprese di lavorare con celerità per fornire beni e servizi ai cittadini.
Le nuove regole “a burocrazia semplificata” saranno operative in tre fasi:
- il 1 aprile è prevista la vigenza della norma,
- il 1 luglio l’operatività,
- il 1° gennaio 2024 la digitalizzazione degli appalti
- Restano incerti due punti indispensabili, dichiara a Rai News24 la Presidente dei costruttori, Federica Brancaccio, riferendosi al meccanismo di revisione prezzi e alla concorrenza. Sul fronte dei bonus edilizi, invece, la Presidente ringrazia il Governo per il gran lavoro di limatura del decreto 11 ma sottolinea che per i crediti incagliati ancora non è stata individuata una soluzione efficace e sul fronte degli incentivi servono obiettivi chiari per una vera politica di rigenerazione urbana che il Paese non ha mai avviato.