Codice Appalti: decreti attuativi entro la fine dell’estate

In Senato il Ministro delle Infrastrutture ha fatto il punto della situazione anche su massimo ribasso e Commissioni giudicatrici.

Saranno pronti entro la fine dell’estate i decreti attuativi del nuovo Codice degli Appalti Lo ha annunciato il Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, in un question time al Senato.

Il Ministro ha fatto anche il punto della situazione sul criterio di aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa, sui minori rischi che si corrono quando ad andare in gara è il progetto esecutivo e sulle Commissioni di gara.
Decreti attuativi del Codice Appalti in estate

Dopo la pubblicazione di sette linee guida Anac, “dieci decreti di competenza del Ministero sono già pronti  – ha comunicato Delrio – e noi rispetteremo senz’altro, per quanto riguarda le scadenze dei novanta giorni, tutte le nostre applicazioni”. Ciò significa che entro la fine dell’estate le norme saranno operative.

Nel frattempo, ha precisato il Ministro, non ci saranno vuoti normativi “perché ogni articolo, laddove necessiti di un provvedimento attuativo, rimanda esplicitamente al fatto che, fino a quando non ci sarà il decreto, rimarranno in vigore le norme”.

Al termine del processo di revisione  della pianificazione, programmazione, progettazione e selezione delle opere, ha ricordato il Ministro, sarà archiviata la legge obiettivo in nome dei principi della qualità e della qualificazione delle stazioni appaltanti, della qualificazione degli operatori, della qualificazione dei commissari e soprattutto della centralità del progetto.
Massimo ribasso ed Enti locali

“Il codice fa una scelta precisa – ha affermato Delrio – e dice che quella più corretta è la procedura negoziata dell’offerta economicamente più vantaggiosa , mentre lascia la facoltà di scelta sotto il milione di euro: si tratta dunque di una facoltà e non di un obbligo”.

Il Ministro Delrio ha voluto rispondere alle preoccupazioni dei Comuni, che in molti casi non ritengono di avere l’organizzazione e il tempo sufficienti a gestire le gare con l’offerta economicamente più vantaggiosa, ma preferirebbero continuare ad usare criteri basati sul costo. “Spero di poter sottoscrivere presto dei protocolli di intesa  per ridurre al minimo l’uso del massimo ribasso, anche sotto il milione di euro. In prima applicazione abbiamo lasciato la soglia inizialmente scelta, ma contiamo progressivamente di convincere tutte le amministrazioni, attraverso un lavoro amministrativo, che è possibile aggiudicare la gran parte dei bandi di gara con l’offerta economicamente più vantaggiosa”.

Il Ministro ha poi sottolineato che “il massimo ribasso è molto meno pericoloso nel momento in cui va a gara un progetto esecutivo. È evidente che con il progetto esecutivo la puntualità delle previsioni e la forbice per potere fare previsioni errate sono minime”.
“Non si può mettere a gara un progetto preliminare per un’autostrada senza fare le valutazioni geologiche e sismiche – ha continuato su questo tema – perché ovviamente la presunzione dei costi sarà totalmente errata, visto che probabilmente le prospettive dal punto di vista dell’intervento dello Stato si moltiplicheranno per anni e non avremo certezza dei tempi di realizzazione né dei costi”.

Il Ministro Delrio si è infine detto soddisfatto per l’aumento del 46% (18 miliardicomplessivi) registrato nei bandi pubblici.
Commissioni di gara e Codice Appalti

Per rispondere a quanti hanno paventato un’eccessiva discrezionalità delle Stazioni Appaltanti, Delrio ha affermato che per le gare di importo inferiore alla soglia comunitaria (5,2 milioni di euro peri i lavori), le stazioni appaltanti possono scegliere dei componenti delle Commissioni giudicatrici.

L’ANAC preciserà presto che ciò non significa che potranno scegliere tutta la Commissione

(Fonte: Edilizia e Territorio)