CARO PREZZI, SI TEME LA CHIUSURA DEI CANTIERI. IN ALLARME LE IMPRESE STRADALI: SETTORE A RISCHIO DEFAULT

COMUNICATO STAMPA
Insostenibili costi delle materie prime, produzioni rallentate e materiali irreperibili. Le imprese costrette a fermarsi e chiudere i cantieri

“Non possiamo più attendere: uno tsunami di prezzi altissimi ci sta travolgendo, scarseggiano materiali e gli impianti di produzione stanno chiudendo. I contratti di appalto non sono più remunerativi e si chiudono in perdita per le imprese. Occorrono subito misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese, altrimenti i cantieri si fermeranno tutti”.
È l’allarme lanciato dal Presidente Ance Aies Salerno, Vincenzo Russo, alla luce del peggioramento delle condizioni del mercato delle costruzioni delle ultime settimane che rischiano di frenare le attività dei settori dell’edilizia e dei lavori stradali. I tempi ristretti di esecuzione sono assolutamente incompatibili con l’impossibilità oggettiva di reperire materiali e attrezzature nei tempi e con i costi progettati. Ance Aies Salerno ribadisce gli insostenibili aumenti dei costi delle materie prime e dell’energia: da settembre a oggi il costo del gas nella produzione di asfalto si è quintuplicato. Per questo le imprese rischiano la sopravvivenza.
A ciò si sta aggiungendo negli ultimi giorni il rincaro dei carburanti, in un solo mese sono cresciuti, secondo le segnalazioni delle imprese associate, di una percentuale che varia tra il 27 ed il 32%. Sono stati inoltre annunciati alle imprese ulteriori aumenti e, nei prossimi giorni, lo sciopero degli autotrasportatori. Si deve considerare che per i lavori stradali, che hanno una forte incidenza di utilizzo di mezzi in cantiere, la voce carburante ha un’incidenza altissima.
“Da Nord a Sud le imprese di costruzione denunciano una situazione ormai fuori controllo, con prezzi alle stelle e materiali introvabili. Emergenze che le misure varate finora non possono in alcun modo arginare”, continua il Presidente dei costruttori salernitani.
Negli ultimi giorni, infatti, i prezzi dei materiali di costruzioni che già erano pressoché raddoppiati nell’ultimo anno sono ulteriormente schizzati. In particolare risultano ormai praticamente irreperibili se non a costi insostenibili bitume, acciaio e alluminio e tanti altri ancora. A peggiorare ulteriormente le cose il macroscopico rialzo di gas e carburante che sta mettendo in ulteriore difficoltà il trasporto dei mezzi e la gestione delle consegne.
“Se non si interviene le imprese saranno costrette a fermarsi e chiudere i cantieri. E anzi molti li stanno già chiudendo”, avverte il presidente Vincenzo Russo che lancia un appello ai parlamentari locali, ai quali chiede un intervento a sostegno di imprese e famiglie.
“E’ chiaro a tutti che in assenza di contromisure necessarie come l’adeguamento automatico dei prezzi ai valori correnti per tutte le stazioni appaltanti e misure efficaci di compensazione degli aumenti subiti nessuna impresa sarà in grado di realizzare le opere che gli sono state commissionate e che di questo passo del Pnrr non resterà che la carta”, conclude il Presidente dei costruttori.
“Siamo consapevoli della gravità del momento e delle difficoltà che il Governo sta gestendo anche sul piano internazionale per porre fine quanto prima al conflitto ucraino, ma il grido di allarme del nostro Territorio non si può più ignorare e merita risposte concrete e immediate”.