Bonus edilizi, ok di Ance Salerno sul rispetto contratto edilizia: “si evita la giungla di microimprese”
L’Ance Aies Salerno esprime viva soddisfazione per la proposta avanzata dal ministro del Lavoro Andrea Orlando di voler subordinare l’ottenimento dei benefici connessi ai bonus edilizi all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore.
E’ una conquista importante per il mondo delle Costruzioni, chiesta da tempo da imprese e Organizzazioni Sindacali di categoria: per tutti è indispensabile subordinare le concessione dei bonus fiscali al rispetto del CCNL dell’edilizia per garantire adeguati standard di sicurezza nei cantieri.
Dopo una lunga recessione, non ultima quella indotta dal Covid-19, il Comparto inizia a manifestare importanti segnali positivi, spinti soprattutto dagli incentivi fiscali sulle ristrutturazioni e dagli investimenti pubblici.
L’indice Istat della produzione nelle costruzioni, infatti, segna un +27,6% nei primi nove mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; anche i dati delle Casse Edili, nello stesso periodo, sono in crescita e mostrano un aumento tendenziale del +11,9% dei lavoratori iscritti e del +30,9% di ore lavorate.
Il Superbonus 110 e gli altri bonus edilizi stanno rappresentando un ottimo volano per l’edilizia. Lo dimostrano anche i dati in Campania, dove si registra al 31 gennaio 2022 un totale investimenti ammesso a detrazione di € 1.362.678.552,74 su oltre 18 mld a livello nazionale ed un totale di investimenti lavori conclusi ammessi a detrazione di oltre 849 milioni di euro.
Purtroppo il sistema del Superbonus ha innescato, come sempre avviene quando vengono messi sul tavolo soldi pubblici, una corsa per accaparrarsi le risorse e una giungla nell’edilizia. Per contrastare le frodi il Decreto Sostegni-ter ha previsto una forte limitazione alla cedibilità del credito, rendendolo cedibile una sola volta “senza facoltà di successiva cessione”. Non è così che si fermano le frodi! Condividiamo la necessità di contrastare ed evitare le speculazioni, ma non a scapito di migliaia di cittadini, di famiglie bisognose e di imprese serie e corrette, impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica che si troverebbero costrette a rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando di fatto un blocco del mercato.
L’Ance è contro le imprese fai da te. A destare preoccupazione è il dato di oltre 11 mila imprese nate negli ultimi 6 mesi, il 50% in più rispetto a quello registrato nel secondo semestre 2020. Il rischio, a nostro avviso, è che molti di questi imprenditori siano improvvisati e poco strutturati. Operatori che entrano nel campo dell’edilizia solo per usufruire dei vantaggi dei bonus edilizi, senza competenze e professionalità adeguate, senza garantire la qualità degli interventi anche per la sicurezza dei lavoratori. Ecco perché chiediamo da tempo un sistema di qualificazione delle imprese, nel rispetto dell’applicazione del Contratto edile: solo quelle strutturate ed organizzate possono garantire la realizzazione di interventi complessi su edifici pubblici e privati secondo standard e costi adeguati.
L’Associazione dei costruttori salernitani e le rappresentanze sindacali dei lavoratori – FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil – manifestano quindi grande compiacimento per questa proposta che va nella direzione che hanno sempre portato avanti, avendo sottolineato in ogni sede la necessità dell’assoluta osservanza del contratto collettivo del settore e del sistema bilaterale che ne deriva, in quanto strumento fondamentale per la formazione e la tutela della sicurezza dei lavoratori.
Il rispetto degli accordi e contratti collettivi stipulati da organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative è una grande conquista che garantisce tutti gli sforzi messi in campo per la ripartenza economica e sostenibile del Paese, a cominciare dai bonus edilizi, siano rivolti esclusivamente a operatori qualificati, che rispettano tutti le stesse regole e che pongono al primo posto la salute e la sicurezza dei lavoratori.