Avvalimento da parte del subappaltatore: i chiarimenti del MIT
Il Supporto Giuridico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il Parere n. 2582 del 17/04/2024, ha chiarito l’ambito di applicazione dell’istituto dell’avvalimento da parte del subappaltatore, ai sensi del nuovo Codice dei contratti (d.lgs. 36/2023 art. 104, comma 1).
Di seguito, l’analisi della pronuncia da parte della Direzione Legislazione Opere Pubbliche. Nel caso di specie, una stazione appaltante aveva autorizzato preliminarmente il subappalto per un importo entro il quale il subappaltatore disponeva dei requisiti necessari; successivamente, era sopravvenuta l’esigenza in capo all’appaltatore, di aumentare l’importo del subappalto (sempre entro i limiti di legge), ma superando, di fatto, l’importo per cui il subappaltatore era in possesso dei requisiti.
Conseguentemente, il subappaltatore voleva utilizzare l’istituto dell’avvalimento per sfruttare un’altra società in possesso dell’attestazione SOA necessaria per svolgere la totalità dei lavori oggetto di subappalto.
La stazione appaltante aveva quindi richiesto al MIT di chiarire se il subappaltatore potesse utilizzare in tal senso l’istituto dell’avvalimento.
Lo stesso MIT, rimandando a quanto disposto dall’art. 104, comma 1, del nuovo Codice dei contratti, ha fornito risposta negativa al quesito, ribadendo che l’avvalimento è un istituto giuridico che ha come ambito soggettivo di applicazione il concorrente alla gara e, pertanto, non il subappaltatore.