Avvalimento anche per mancanze nella certificazione Soa
L’avvalimento è consentito anche per la certificazione della qualità. Lo ha affermato il Consiglio di Stato con la sentenza 3949/2014.
Nel caso preso in esame dal CdS, un’impresa aveva impugnato l’aggiudicazione di una gara perché la vincitrice aveva stipulato un contratto di avvalimento per sopperire alle carenze nell’attestazione Soa.
Ad avviso della ricorrente, inoltre, il contratto non copriva la mancanza di alcune figure professionali richieste, come il direttore tecnico e il responsabile tecnico degli impianti.
In un primo momento, il Tar aveva accolto il ricorso e dichiarato inefficace il contratto d’appalto stipulato dopo la vittoria della gara.
Il Consiglio di Stato ha invece ribaltato la situazione affermando che l’avvalimento non è precluso per la certificazione della qualità, che può essere considerata al pari di un requisito di idoneità tecnico organizzativa dell’impresa.
A detta del CdS, è importante accertare che il contratto di avvalimento dimostri l’effettivo impegno dell’impresa ausiliaria a mettere a disposizione dell’ausiliata i requisiti ed i mezzi di cui questa è carente.
Visto che il contratto di avvalimento rispettava questi requisiti, compresa la fornitura delle figure professionali mancanti, e che l’ausiliaria si era obbligata in solido con l’ausiliata nei confronti della Stazione Appaltante, l’aggiudicazione e il successivo contratto di appalto sono stati ritenuti validi.