Appalti pubblici: l’ANCI si esprime sulla nomina commissari di gara
È stata pubblicata dall’ANCI una nota relativa alla nomina dei commissari di gara che si prefigge di supportare i Comuni nella nuova procedura di individuazione e nomina delle commissioni di aggiudicazione negli appalti pubblici (cfr. artt. 77 e 78 del d.lgs. n. 50/2016, codice dei contratti pubblici).
Il 14 gennaio 2019 sarà l’ultimo giorno di vigenza del cd periodo transitorio previsto dall’articolo 216, comma 12 del Codice Appalti che consente alle stazioni appaltanti di procedere in autonomia alla nomina delle Commissioni giudicatrici di appalti pubblici.
Pertanto, a partire dal 15 gennaio 2019 la valutazione delle offerte, dal punto di vista tecnico ed economico, compete esclusivamente ad una commissione giudicatrice composta da esperti nel settore cui afferisce l’oggetto del contratto iscritti all’Albo, cui devono appartenere anche i commissari che della stazione appaltante.
A tale proposito, l’ANCI chiarisce che nel caso di Comuni non capoluogo di provincia che ricorrono alle forme aggregative di cui all’art. 37, commi 3 e 4 del Codice dei contratti, è considerato interno alla stazione appaltante il commissario di gara, scelto tra i dipendenti dei diversi enti aggregati, anche nell’ipotesi in cui non sia stato perfezionato l’iter di costituzione delle forme aggregative, ma a condizione che si sia deliberato di dar vita a tali forme aggregative.
Si ricorda in proposito che le stazioni appaltanti dovranno utilizzare l’applicativo di ANAC per la scelta dei commissari iscritti all’Albo, messo a disposizione “on line” a partire dal 10 settembre 2018.
L’obbligo di nomina di commissari esterni è assoluto – commissari e presidenti – per tutti gli appalti di lavori sopra un milione di euro e per servizi e forniture sopra la soglia comunitaria.
Sono tuttavia previste deroghe (fatta esclusione del Presidente) nelle ipotesi di:
– affidamento di contratti per servizi e forniture di importo inferiore alle soglie comunitarie;
– affidamento di contratti per lavori di impatto inferiore a un milione di euro;
– affidamento di contratti che non presentano particolare complessità (procedure svolte attraverso i sistemi dinamici di acquisizione previsti dall’art. 55 del Codice dei contratti e le procedure interamente gestite tramite piattaforme telematiche di negoziazione ai sensi dell’art. 58 del Codice.
L’Anci ha, infine, ricordato che gli adempimenti delle stazioni appaltanti sono indicati dettagliatamente nelle Linee guida di ANAC n. 5 che stabilisce i criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti in possesso di determinati requisiti di esperienza, professionalità, e di onorabilità e si è avviato il processo di revisione delle procedure de quibus.