Appalti, nuove regole per i bandi di gara

Gli avvisi dovranno essere pubblicati sulla piattaforma online Anac e, sopra i 500mila euro, anche sui quotidiani nazionali e locali.

Pubblicate le nuove regole per la pubblicazione dei bandi di gara. Al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), attuativo del nuovo Codice Appalti (D.lgs. 50/2016), è stata data una validità retroattiva. I suoi effetti si applicano infatti alle gare bandite a partire dal 1° gennaio 2017.
 
La maggiore novità consiste nel fatto che la pubblicazione dovrà avvenire su una piattaforma online che sarà presto messa a punto dall’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e, al di sopra dei 500mila euro, anche sui quotidiani nazionali e locali.
 
Le spese per la pubblicazione saranno inizialmente sostenute dalla Stazione Appaltante, ma le dovranno poi essere rimborsate dall’aggiudicatario entro 60 giorni dall’aggiudicazione.
 

Bandi di gara, la procedura per la pubblicazione

In base al Codice Appalti, i bandi devono essere trasmessi all’Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea e, successivamente, essere diffusi a livello nazionale sulla piattaforma digitale dell’Anac, in cooperazione applicativa con i sistemi informatizzati delle regioni e le piattaforme regionali di e-procurement.
 
Secondo il decreto del Mit appena pubblicato, i bandi pubblicati sulla piattaforma Anac devono indicare chiaramente la data di pubblicazione, dalla quale decorrono i termini per la presentazione delle offerte. I bandi vanno inoltre pubblicati, non oltre due giorni lavorativi dopo la pubblicazione sulla piattaforma Anac, sul profilo di committente. Tutti gli avvisi devono restare pubblicati sulla piattaforma Anac e sul profilo del committente almeno fino alla loro scadenza.
 
Finchè l’Autorità anticorruzione non avrà definito le modalità di funzionamento della piattaforma, i bandi dovranno essere pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Quelli relativi a lavori di importo inferiore a 500mila eurodovranno invece essere pubblicati nell’albo pretorio del comune dove si eseguono gli interventi.
 
Dal 1° gennaio 2017, per quanto riguarda i lavori o le concessioni di importo compreso tra 500mila euro e le soglie comunitarie, i bandi dovranno essere pubblicati, per estratto, su almeno uno dei principali quotidiani a diffusione nazionale e su almeno uno a maggiore diffusione locale nel luogo in cui si eseguono i contratti. Per importi superiori alle soglie comunitarie, la pubblicazione avverrà, per estratto, su almeno due dei principali quotidiani a diffusione nazionale e su almeno due a maggiore diffusione locale.

Le Stazioni Appaltanti potranno comunque prevedere altre forme di pubblicità.

Fonte: Edilportale.it