Ance Aies Salerno solidale, sostiene l’iniziativa “30 ore per la vita”. Cantone elogia il ruolo dell’Ance.
Apre a Salerno il reparto di radioterapia pediatrica. Cantone elogia il ruolo dell’Ance.
Ance Aies Salerno ha contribuito ad implementare la struttura ospedaliera Ruggi D’Aragona, per assicurare ai bambini e agli adolescenti malati di tumore le cure migliori possibili, rimanendo vicini a casa propria. Il Commissario straordinario Nicola Cantone ha elogiato il ruolo di Ance Aies Salerno che sarà promotrice della realizzazione di due progetti in programma sul territorio.
Oggi, 31 maggio 2016, infatti, all’Ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno ha aperto ufficialmente il reparto di radioterapia pediatrica, destinato a diventare un nuovo punto di riferimento non solo per i piccoli ammalati della Campania, ma per tutto il Sud Italia. Si tratta infatti del sesto centro di riferimento per tutti i malati oncologici che necessitano di cure: prima di oggi in Italia i reparti specializzati di radioterapia pediatrica pubblica di alta specialità erano solo cinque: tutti situati da Roma in su. Nel nostro Paese sono infatti quasi 2.000 i bambini e 800 gli adolescenti che ogni anno si ammalano di patologie oncologiche, e purtroppo si tratta di numeriche tendono ad aumentare. Il cancro è una malattia che inevitabilmente coinvolge anche le famiglie dei piccoli pazienti, spesso costrette ad affrontare “viaggi della speranza” per raggiungere i centri di riferimento specializzati.
All’inaugurazione presso l’U.O.C. di radioterapia del nosocomio salernitano hanno preso parte il Presidente della Regione l’Onorevole Vincenzo De Luca, il Rettore dell’Università degli Studi di Salerno Aurelio Tommasetti, il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Nicola Cantone, il Presidente di Open Anna Maria Alfani, il Presidente di Trenta Ore Per La Vita Onlus Rita Salci. Ance Aies Salerno, con il Presidente Vincenzo Russo, è stata sensibile all’argomento ed ha contribuito a realizzare un progetto che sembrava impossibile: dare alle famiglie l’opportunità di evitare lunghe trasferte, e rendere meno “ospedalizzati” gli ambienti di cura.
Al taglio del nastro ha presenziato anche Lorella Cuccarini, suo socio fondatore e testimone.