DL Rilancio: l’allarme di ANCE AIES Salerno sul taglio delle norme per le Opere Pubbliche sulla stampa di oggi
“Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, del cosiddetto Decreto Rilancio, quarto Decreto in due mesi abbiamo avuto la conferma e la certezza da parte della classe politica della sua incapacità, incompetenza, irresponsabilità, di fronte ad una guerra in corso ove probabilmente oltre a morire di “virus”, si morirà anche per “fame”.
Lo afferma con forza il Presidente di Ance Aies Salerno, Vincenzo Russo in una nota indirizzata ai Vertici Nazionali Ance, al Presidente della Regione Campania On.le Vincenzo De Luca ed a tutti i Parlamentari della provincia di Salerno. “Ieri sera abbiamo potuto constatare l’“ennesima pagliacciata pubblicitaria” senza avere avuto la soddisfazione di ascoltare un provvedimento serio e concreto per il rilancio del settore edile, solo annunci di facciata.
Nei fatti nessuna, dico nessuna delle nostre richieste e proposte di cui al Piano Marshall è stata considerata.
SismaBonus EcoBonus: da una prima lettura dell’articolo 128, viene confermata, in base alla nostra esperienza, l’impossibilità di attivare nei termini del 31 Dicembre 2021, una procedura tecnico-amministrativa che risulta ulteriormente complicata dai tempi della Pubblica Amministrazione, l’attesa dei pareri dell’Agenzia delle Entrate e dalla concreta disponibilità del sistema bancario.
Nessuna certezza o chiarimento sul SismaBonus Acquisti, per cui contrariamente a quanto riportato oggi dalla stampa, tale disposizione normativa è solo pubblicità.
Appalti Pubblici: nel Decreto Rilancio è scomparso il capitolo Appalti, ossia nulla di quanto discusso e proposto nelle varie commissioni governativa, non ultimo durante la riunione del Consiglio Generale di ANCE dello scorso 7 maggio con la ministra delle Infrastrutture De Micheli.
Nulla il vuoto, solo all’articolo 86 abbiamo notato la contrazione della vigenza del DURC al 15 Giugno 2020, rispetto al 31 Luglio 2020 del Cura Italia. Dove sono finiti i SAL accelerati? L’incremento delle anticipazioni? Queste erano le uniche possibilità di immettere liquidità nelle imprese. La procedura negoziata? Il blocco del Codice degli Appalti per almeno due anni?
Acceso al Credito: nei fatti viene confermata l’impossibilità concreta del 90 % delle imprese di costruzioni di accedere a qualsiasi forma di finanziamento e sostegno economico in questo momento particolare.
Le nostre imprese hanno bisogno di liquidità e sostegno, tutto ciò basato su un nuovo “Rapporto Fiduciario” con il sistema bancario, in deroga a qualsiasi paletto di rating.
Se riusciremo a salvarci – continua il presidente Russo – sarà solo merito delle nostre aziende, che combattono da sole contro tutti.
In questo momento non ci resta che fare una riflessione seria sul nostro futuro, sulla rappresentanza delle nostre associazioni, perché nei fatti molte delle nostre imprese falliranno e a noi non resta che portare i nostri libri contabili in tribunale. Non abbiamo più tempo da perdere, dobbiamo intervenire subito presso il Governo e far sentire il nostro grido di allarme”