Ance Aies Salerno – CNA Salerno: emergenza Gas Radon, più dialogo e meno sciacallaggio

ANCE AIES Salerno e CNA Salerno unite per aiutare le imprese.

“Assicurare il più alto livello di protezione e tutela della salute pubblica dai rischi derivanti dalla esposizione dei cittadini alle radiazioni da sorgenti naturali e all’attività dei radionuclidi di matrice ambientale, configurate da concentrazioni di gas radon negli edifici residenziali e non residenziali”.

E’ quanto afferma la legge regionale n. 13 del 8/7/2019. La legge ha fissato livelli limite di esposizione al gas radon per le nuove costruzioni e per quelle oggetto di interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria e coerenti azioni di monitoraggio e risanamento per gli edifici esistenti non destinati alla residenza.

Trattandosi di interesse per la salute pubblica, l’accertamento richiesto deve essere certificato e correttamente svolto. E’ per questi motivi che associazioni importanti come CNA Salerno e Ance Aies si sono unite per aiutare le imprese a rispondere alle nuove disposizioni. 

“Abbiamo attivato uno sportello interno per rispondere alle esigenze dei nostri associati e sottoscritto una convenzione con un laboratorio accreditato, contemporaneamente stiamo redigendo un documento per cercare un interlocuzione con la Regione perché ci sono dei buchi da colmare nello stesso dispositivo normativo – afferma Lucio Ronca, Presidente della CNA di Salerno – questa è una materia delicata  la cui responsabilità non può cadere solo sugli imprenditori. La prima cosa che abbiamo fatto è stato rassicurare le imprese, la seconda è la richiesta di questo tavolo regionale per gestire quest’azione di monitoraggio del gas radon e soprattutto gli interventi successivi alla lettura dei risultati sulla sua concentrazione”

In primis sono da scongiurare due pericoli diffusi, azioni di sciacallaggio e cattiva informazione, quindi impiegare le risorse per garantire la salute pubblica.

“Economia circolare, sottoprodotti, end of waste, bonifica dei siti inquinati, sono solo alcuni degli aspetti che coinvolgono direttamente il settore delle costruzioni e per i quali da tempo chiediamo regole e procedure chiare e stabili nel tempo – sottolinea Vincenzo Russo, presidente di ANCE Aies Salerno –  anche perché il legislatore ci ha abituati a continui interventi normativi in materia ambientale, che in molti casi avrebbero dovuto semplificare e invece hanno complicato la vita agli operatori. Dobbiamo imparare a scrivere regole semplici e chiare. Questo è quanto chiede ANCE a gran voce da tempo su molti temi che riguardano il nostro settore e non solo.

Purtroppo ancora una volta la burocrazia con le sue norme complesse blocca e paralizza il sistema. Ma la burocrazia è anche un insieme di persone. Sono le persone che fanno le istituzioni e sono le persone che lavorano negli uffici. Occorre che ciascuno si assuma le proprie responsabilità, ci vuole uno sforzo individuale con un atteggiamento teso a risolvere i problemi e a superare gli ostacoli, non a crearli, se vogliamo provare a fare qualcosa di concreto.

Il ruolo dell’Associazione è anche questo, capire dove si bloccano i processi, perché si bloccano e provare a smuoverli utilizzando la forza, la credibilità e l’autorevolezza che le deriva da tanti anni di storia associativa, ma soprattutto dalla consapevolezza di rappresentare migliaia di imprese serie, che vivono, tutte, indistintamente, gli stessi problemi”.

Pertanto, è indispensabile per le nostre imprese e per chi svolge l’attività di progettista e di direttore lavori, conosca la problematica “Radon Indoor”, ossia in ambienti chiusi, acquisendo strumenti per una corretta conoscenza in merito alle sue origini, la propagazione, le tecniche di misura, gli effetti sulla salute, i risultati dei monitoraggi disponibili e la normativa di riferimento”.

Le due sigle datoriali stanno organizzando un Seminario Tecnico sull’argomento, avviando anche un’interlocuzione coi Comuni della provincia di Salerno. Resta vivo poi l’appello alla Regione per condividere le procedure successive all’installazione dei dispositivi di misurazione del gas radon e produrre delle linee guida meno ostative rispetto alla legge emanata  l’estate scorsa.