Ance a Palazzo Chigi: i crediti pregressi vanno sbloccati. Positiva apertura del Governo su F24 e tavolo tecnico immediato per il futuro

Ance convocata a Palazzo Chigi lo scorso lunedì 20 febbraio in merito alle norme che bloccano la cessione dei crediti dei bonus edilizia. 

“Disponibilità a percorrere la strada degli F24 proposta da Ance e Abi e un tavolo tecnico immediato di confronto per il futuro”.

La Presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi, come riportato dai principali media nazionali, ha espresso soddisfazione per l’apertura e la consapevolezza del Governo sull’esigenza di sbloccare i crediti pregressi in tempi rapidi. La Brancaccio ha portato sul tavolo come priorità la salvaguardia di imprese e famiglie e allo stesso tempo ha chiesto una misura a regime sostenibile che non escluda la cessione dei crediti e in grado di portare avanti il processo di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza sismica del Paese. La Presidente dei costruttori ha richiamato i numeri positivi del superbonus che negli ultimi due anni ha permesso di creare 170mila posti di lavoro, ha contribuito alle maggiori entrate nelle casse dello Stato per 45 miliardi di euro nel 2022 e per un terzo al Pil dell’Italia.

Per far fronte all’emergenza della cessione dei crediti fiscali rivenienti dai bonus edilizi delle imprese non bastano gli acquisti e gli impegni ad acquistare già assunti dalle banche, occorre una misura tempestiva che consenta immediatamente alle banche di ampliare le capacità di acquisto utilizzando anche una parte dei debiti fiscali raccolti con gli F24.

ABI e ANCE, in vista della del tavolo tecnico annunciato ri dal Ministro dell’Economia in tema di superbonus, ritengono che l’utilizzo degli F24 sia indispensabile per ampliare la capacità di compensazione fiscale e risolvere il problema dei crediti incagliati che sta mettendo in grande difficoltà il sistema delle imprese.

ABI e ANCE ribadiscono che la proposta dell’F24, ha il vantaggio di essere applicabile in tempi molto rapidi, di facile realizzazione e non avrebbe alcun impatto aggiuntivo sulla finanza pubblica. La Commissione di inchiesta sulle banche, a fine giugno 2022 ha indicato che “nel biennio 2020-2022, le banche hanno assunto impegni per crediti fiscali pari complessivamente a 76.989.096.317€, saturando la loro capacità fiscale.”