ANAC: per i lavori sui beni culturali per cooptazione superiori ai 150.000 euro serve la qualificazione SOA

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), con il Comunicato del Presidente del 10 luglio 2024, ha fornito chiarimenti riguardanti l’istituto della cooptazione nelle gare pubbliche relative ai lavori sui beni culturali, introducendo specifiche prescrizioni in materia di qualificazione degli operatori economici.
In particolare, ANAC ha stabilito che, qualora la quota di lavori sui beni culturali affidata all’impresa cooptata superi l’importo di €150.000, è necessario che la stessa sia in possesso di una qualificazione SOA adeguata alla categoria e alla classifica dei lavori da eseguire. In caso contrario, qualora la quota sia inferiore a tale soglia, l’impresa cooptata dovrà comunque rispettare i requisiti previsti dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici.
ANAC sottolinea che l’istituto della cooptazione, di carattere eccezionale e derogatorio, consente al concorrente – singolo o in Raggruppamento Temporaneo di Imprese – già in possesso dei requisiti necessari per la partecipazione, di includere altre imprese qualificate, anche per categorie o importi diversi da quelli richiesti nel bando.
Tuttavia, il limite massimo per l’affidamento di lavori all’impresa cooptata non può superare il 20% dell’importo complessivo dei lavori e le qualificazioni possedute dall’impresa cooptata devono corrispondere all’importo dei lavori a essa affidati.
La finalità del Comunicato è quella di garantire che i lavori su beni culturali siano eseguiti da soggetti dotati di comprovata esperienza e qualificazione, in linea con le norme a tutela di tali beni. ANAC richiama quindi le stazioni appaltanti ad una rigorosa verifica dei requisiti in fase di gara, al fine di garantire che le imprese partecipanti, incluse quelle cooptate, possiedano la capacità tecnica e professionale adeguata per eseguire i lavori, assicurando così la tutela necessaria prescritta dall’ordinamento giuridico.

Comunicato del Presidente del 10 luglio 2024 – Cooptazione delle imprese