Sbloccacantieri: serve certezza sulle regole e sulle risorse, 14 Maggio 2019 

Certezza sulle regole e sulle risorse per far ripartire le opere che servono al Paese. E’ questa la principale richiesta che mercoledì 14 maggio l’Ance ha avanzato a Governo e Parlamento, ora che il decreto sbloccacantieri è in fase di conversione al Senato.

Diverse le preoccupazioni espresse dal presidente, Gabriele Buia, e dal vicepresidente, Edoardo Bianchi, nel corso del convegno “Sbloccacantieri, quali risorse, quali regole”, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il viceministro dell’Economia, Laura Castelli, il presidente della Fondazione Astrid, Franco Bassanini, il presidente della Corte dei Conti, Angelo Buscema, il vice avvocato generale dello Stato, Marco Corsini, e il relatore dello sbloccacantieri al Senato, Agostino Santillo.

Pur rappresentando un primo segno tangibile della volontà di rimettere le costruzioni al centro del Paese, il decreto sbloccacantieri non risolve, infatti, le grandi criticità che impediscono il rapido utilizzo delle risorse stanziate, a iniziare dalla sedimentazione normativa e dalla burocrazia asfissiante.

Altro punto da mettere al centro dell’attenzione, secondo l’Ance, è la sindrome del “blocco della firma”, che attanaglia la pubblica amministrazione. Pesanti le conseguenze in termini di mancati investimenti: siamo riusciti a spendere solo il 4% dei 150 miliardi stanziati negli ultimi 3 anni, accumulando un gap spaventoso con gli altri paesi e rendendo il nostro territorio sempre più inefficiente e degradato. 

Documentazione 

Audizione Ance

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