DEF 2017: in Parlamento il provvedimento di programmazione economica del Governo

E’ stato esaminato dalle Commissioni Bilancio della Camera dei Deputati e del Senato, il Documento di economia e finanza 2017 (Doc. LVII n.5) (Relatori l’On. Simonetta Rubinato e il Sen. Paolo Guerrini Paleotti, entrambi del Gruppo parlamentare PD) che costituisce il principale strumento di programmazione finanziaria e di bilancio introdotto dalla Legge 39/2011 recante modifiche alla L. 196/2009, in materia di contabilità e finanza pubblica. Le Commissioni, dopo un breve ciclo di audizioni, hanno espresso un parere favorevole sui contenuti rimettendo il documento all’Aula  che lo esaminerà a partire dal 26 aprile p.v. per l’approvazione di un’apposita Risoluzione al Governo.

Il DEF contiene il Programma di stabilità (Sezione I), Analisi e tendenze della finanza pubblica (Sezione II) e il Programma nazionale di riforma (Sezione III) unitamente ad una serie di allegati (v. dopo). In particolare, il Programma di stabilità ed il Programma nazionale di riforma devono essere presentati al Consiglio europeo ed alla Commissione europea entro il 30 aprile di ogni anno ai sensi dell’art. 9 della suddetta L. 196/2009.

La politica di bilancio delineata nel Documento è volta, in particolare, ad innalzare stabilmente la crescita e l’occupazione, nel rispetto della sostenibilità delle finanze pubbliche; liberare le risorse del Paese dal peso dell’imposizione fiscale; rilanciare gli investimenti pubblici mediante, tra l’altro, la riattivazione di un corretto percorso di programmazione e valutazione delle opere; rafforzare la capacità competitiva delle imprese.

Nello scenario programmatico prosegue la discesa dell’indebitamento netto al 2,1 per cento nel 2017, quindi all’1,2 nel 2018, allo 0,2 nel 2019 fino a raggiungere un saldo nullo nel 2020; le previsioni incorporano le misure di politica fiscale e controllo della spesa, in via di definizione, che ridurranno l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche dello 0,2 per cento del PIL nel 2017. Viene stimata una crescita tendenziale del PIL pari a: 1,1 per cento nl 2017, 1,0 per cento nel 2018 e 1,1 per cento nel 2019 e nel 2020.

Il pareggio di bilancio strutturale verrebbe pienamente conseguito nel 2019 e nel 2020 .

In merito alle clausole di salvaguardia tuttora previste in termini di aumento delle aliquote IVA e delle accise, vi è l’intenzione di sostituirle con misure sul lato della spesa e delle entrate, comprensive di ulteriori interventi di contrasto all’evasione. Tale obiettivo sarà perseguito nella Legge di Bilancio per il 2018.

Con riferimento al settore delle costruzioni, viene evidenziata una ripresa nella seconda metà dell’anno: il dato annuale mostra, per la prima volta dal 2007, un aumento (1,1 per cento) grazie all’andamento positivo degli investimenti in abitazioni; tuttavia sono ancora fermi gli investimenti di natura infrastrutturale.

In attuazione della L. 163/2016 che prevede l’inserimento degli indicatori di benessere equo e sostenibile nel ciclo di bilancio selezionati dal Comitato appositamente costituito e previo parere parlamentare, viene inserito nel DEF, per la prima volta e in via sperimentale, in attesa della selezione finale, un primo gruppo di indicatori: il reddito medio disponibile, la diseguaglianza dei redditi, il tasso di mancata partecipazione al lavoro, le emissioni di CO2 e altri gas clima alteranti. Per ciascuno di essi, oltre ai dati di consuntivo dell’ultimo triennio, viene fornito uno scenario a politiche vigenti (tendenziale) e uno scenario che inglobi le politiche introdotte nel DEF (programmatico).

Nel Programma nazionale di riforma vengono, da un lato, descritte le riforme strutturali avviate a seguito dell’approvazione del PNR dello scorso anno con l’illustrazione della portata degli interventi in atto, della loro coerenza con gli orientamenti dell’Unione Europea e del loro impatto atteso; dall’altro, presentati gli interventi previsti per i prossimi anni al fine di conseguire gli obiettivi della Strategia Europa 2020. Tra questi si segnalano i seguenti:

– Lavoro

–       attuazione riforma del Terzo settore con la revisione della disciplina delle associazioni e fondazioni e dell’impresa sociale (Dlgs da approvare entro giugno 2017);

–       misure per il lavoro autonomo e per favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato (DDL all’esame del Parlamento da approvare entro luglio 2017);

–       attuazione misure in materia di APE e revisione dei criteri di anticipo pensioni dei lavori usuranti (entro maggio 2017);

–       attuazione della disciplina sul contrasto alla povertà e sul riordino delle prestazioni e del sistema degli interventi e dei servizi sociali (entro maggio 2017);

Giustizia

–       riforma organica delle discipline della crisi d’impresa e dell’insolvenza (DDL all’esame del Parlamento da approvare entro il 2017);

–       misure di contrasto alla criminalità organizzata e ai patrimoni illeciti (DDL all’esame del Parlamento da approvare entro il 2017);

–       rafforzamento delle competenze del tribunale delle imprese (DDL all’esame del Parlamento da approvare entro il 2017);

-Fisco e finanza pubblica

–       revisione del Catasto da realizzare tra il 2017 ed il 2018;

–       riduzione del debito attraverso privatizzazioni, dismissioni del patrimonio immobiliare e riforma delle concessioni da realizzare tra il 2017 ed il 2020;

–       riduzione dei ritardi dei pagamenti della P.A. da realizzare tra il 2017 ed il 2018;

–       revisione annuale delle tax expenditures esistenti, considerando il loro impatto economico, e presentazione di un Rapporto al Parlamento insieme alla Legge di bilancio (tra il 2017 ed il 2018);

–       Revisione e aggiornamento annuale delle note metodologiche degli enti locali e approvazione della procedura per la determinazione dei fabbisogni standard delle Regioni (entro il 2017)

-Infrastrutture

–       completamento del Piano straordinario per la riqualificazione delle periferie (entro maggio 2017);

–       programma di recupero per l’edilizia residenziale pubblica da realizzare tra il 2017 ed il 2020;

Credito alle imprese e competitività

–       ddl annuale sulla concorrenza 2015 (entro giugno 2017) e 2017 (da approvare tra il 2017 ed il 2018);

–       attuazione dei Patti per il Sud (da realizzare entro il 2020);

–       Strategia energetica nazionale (entro il 2017);

–       Piano industriale 4.0 (da realizzare entro il 2020);

Ambiente

–       Strategia nazionale per lo Sviluppo sostenibile (entro giugno 2017);

–       gestione rifiuti (entro il 2017): autorità di regolamentazione e modifiche della disciplina relativa alla copertura della gestione;

–       dissesto idrogeologico e rischio sismico (Casa Italia) (entro il 2020);

–       attuazione del Piano nazionale della portualità e della logistica (entro il 2017).

 

Il DEF si compone, altresì, dei seguenti allegati

-Rapporto sullo stato di attuazione della riforma della legge di contabilità e finanza pubblica;

-Relazione sugli interventi nelle aree sottoutilizzate;

-Il documento “Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti di infrastrutture”;

-Relazione del Ministro dell’Ambiente sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra;

-Le spese dello Stato nelle Regioni e nelle Province autonome;

-Il documento “Il benessere equo e sostenibile nel processo decisionale”;

-Relazione sui fabbisogni annuali di beni e servizi della P.A. e sui risparmi conseguiti con il sistema delle convenzioni CONSIP ai sensi dell’art. 2, commi 569-574 della L. 244/2007 (Finanziaria 2008).

In particolare, il Documento “Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti di infrastrutture”, in continuità con quanto avviato nel 2016, anticipa le linee di indirizzo strategico per l’individuazione dei fabbisogni infrastrutturali al 2030 che costituirà parte integrante del primo Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP). Tale ultimo documento – unitamente al Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) – rappresentano gli strumenti per la pianificazione e la programmazione e per la progettazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, ai sensi del nuovo Codice degli Appalti di cui al Dlgs 50/2016.

Nel suddetto Allegato vengono, in particolare, individuati 4 obiettivi strategici:

accessibilità ai territori, all’Europa e al Mediterraneo;

-qualità della vita e competitività delle aree urbane;

sostegno alle politiche industriali di filiera;

mobilità sostenibile e sicura.

Per il raggiungimento di tali obiettivi vengono, inoltre, descritte le strategie da perseguire:

infrastrutture utilisnelle e condivise;

-integrazione modale e intermodalità;

valorizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente;

sviluppo urbano sostenibile.